Non si salva nulla del disastro di oggi all'Olimpico: né gioco, né identità, né voglia. Solo due giocatori si salvano su un collettivo di oltre undici elementi. Iachini traballa sempre più, colpevole più di tutti di un atteggiamento arrendevole. Adesso la sfida di Parma è decisiva per la classifica. E non solo...

Dragowski 6. Dopo l'avvicendamento con Terracciano in Coppa Italia, torna titolare tra i pali. Sicuro nell'uscita alta che toglie una palla pericolosa per Pedro. Non può nulla sulla rete di Spinazzola che nasce da un cortocircuito inspiegabile. Mentre la squadra si liquefa, difende stoicamente Fort Alamo finché può salvando su Dzeko, Karsdorp e Mkhitaryan ma alla lunga i messicani arrivano. Sotto bombardamento! Quarta 3. Pasticciaccio brutto su Dzeko, disastro del quale ha la maggioranza della responsabilità (70%). Salta insieme al compagno di reparto sul centravanti della Roma lasciando campo libero a Spinazzola. Ed è subito rete. Ancora Dzeko lo sovrasta al 23' e solo Dragowski salva la baracca. Le giustificazioni non gli mancano perché si è ritrovato proiettato in un calcio diverso e soprattutto in una difesa a tre ma gli errori pesano molto. Compie un intervento pericolosissimo su Dzeko (rischiava di fargli male davvero) e si merita pure il rosso diretto. Fuori contesto. Milenkovic 5. Corresponsabile dello svantaggio (25%) che affossa una Fiorentina pimpante. In molte altre occasioni non ci mette la solita grinta. Non è lucido come ci si aspetterebbe da lui. Caceres 5. Prosegue il periodo di grande appannamento dell'uruguaiano. Rischia pure di regalare un rigore alla Roma. Grazie arbitro! Lirola 5. È in ritardo su Spinazzola e si prende un 5% della colpa pure lui. Non riesce a incidere come sempre sulla destra e si prende anche un'ammonizione. Fa capolino alla lunga ma solo a sprazzi. Bonaventura 4,5. Decisamente male il suo primo tempo. E l'inizio di secondo tempo è ancora peggio: perde un pallone sanguinoso che la Roma fortunatamente non trasforma. Prestazione non da lui. Sost. al 57' da Vlahovic 5,5. Dentro per rimpolpare un attacco che non è un attacco. Aggeggia quel che può... Amrabat 5,5. Ancora regista. Ancora fuori ruolo. Distrugge gioco ma chiaramente non lo costruisce. È un vero peccato che un giocatore della sua classe debba essere imbastardito così. Quando entra Pulgar torna ad essere un giocatore di calcio in tutto e per tutto e ammorbidisce una prestazione non proprio eccellente anche per lui. Siamo sicuri che quello vero non sia rimasto a Verona? Sost. al 82' da Duncan SV. Castrovilli 5,5. Secondo giro d'orologio e, su dormita generale dei giallorossi, sfodera un destro a giro di poco fuori. Più è vicino alla porta, più incide. Lo dimostra la prestazione con l'Udinese. Cala, come tutta la Fiorentina, dopo lo svantaggio. Forse nella sostituzione pesa il giallo incassato nel primo tempo ma certo è che privarsi del proprio capocannoniere ha dell'assurdo. Sacrificato. Sost. al 46' da Pulgar 6. Entra in una situazione disperata: l'ex Veretout scorrazza in lungo e in largo e lui tappa la maggior parte delle falle. Non tutte, ma buon parte. Senza infamia e senza lode. Biraghi 5. È l'ombra del vero Biraghi che si è visto nelle ultime gare. Involuto. Callejon 5,5. Posizione insolita e si vede. La sfera è un miraggio. Per almeno venti minuti non sa nemmeno come sia fatta. Ma non è colpa sua, sia ben chiaro. È quasi un insulto che un calciatore con il suo cursus honorum sia castrato in così malo modo. La sua qualità eccelsa si vede quando sforna una palla deliziosa per Lirola. Perdonalo, José, perché non sa cosa sta facendo! Sost. Koaumé 5,5. Ci prova ma niente di serio. Non si sa bene in quale posizione Iachini lo spedisca in campo: è più centrale o più sulla fascia? Forse non lo sa nemmeno lui. Disperso. Ribery 6. Frulla in lungo e in largo cercando di congiungere una squadra che procede per individualità e senza gioco corale. Bello il suo suggerimento per Callejon al 30' che però l'ex Mancini legge bene. Nel vuoto pneumatico si distingue. Franchino si carica più volte la squadra sulle spalle ma non può bastare a un collettivo senza gioco e identità. Vox clamantis in deserto. Sost. all'82' da Cutrone SV. Avere un centravanti e non usarlo mai da titolare... chissà perché... Iachini 3. Non si cambia, nemmeno per sbaglio ed ecco di nuovo il famigerato 3-5-2. Che poi è più 3-7-0 visto che gioca senza nemmeno una punta di ruolo mentre la Roma vanta un cannoniere come Dzeko. La sua Fiorentina regge la bellezza di 10 minuti e appena la Roma spinge trova il vantaggio. Dopo la rete i Viola scompaiono, sovrastati sul piano fisico e tecnico dai giallorossi. Sia la stanchezza della Roma sia i cambi  fanno mettere timidamente le testa fuori ma poi Pedro gliela taglia. La schizofrenia tattica lo porta a inserire tutti insieme i centravanti in rosa per un assalto senza capo né coda. Di questa Caporetto è il generale Cadorna. Indifendibile. La sua partita più brutta, almeno fino alla prossima.
ROMA-FIORENTINA, Formazioni ufficiali: Callejon insieme a Ribery
PRE PARTITA, Spinazzola: "Fiorentina? Gran bella squadra. Dobbiamo stare attenti"

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