Sono ambizioso, non posso dire che resterò qui per sempre". Apriti cielo: con queste parole, Harry Kane ha sconquassato il mercato internazionale, aprendo le porte a un suo eventuale addio al Tottenham. 181 gol in 278 presenze, a 27 la maglia degli Spurs, belli ma non vincenti anche nell'era Pochettino, sembra ormai decisamente stretta al centravanti inglese. I cui propositi potrebbero essere però frenati dalle resistenze del club londinese e dallo stesso Coronavirus. Sul primo fronte, il patron Levy ha ventilato una galattica richiesta di 230 milioni di euro per il proprio fuoriclasse. Sul secondo, il Manchester United, considerato in Premier League la naturale destinazione (almeno a livello di blasone) per un giocatore come Kane, ha fatto capire di non considerare più possibili, nel mutato scenario internazionali, affari da 100 milioni o su di lì. Resta così la Juventus? Certo, il club campione d'Italia è a caccia di un nuovo numero 9, e il nome di Kane è in alto nella lista di Paratici e Sarri. Forse non al primissimo posto, per ragioni tecniche e anche economiche. Ma se Levy dovesse fare uno sconto corposo, la Vecchia Signora non si farebbe trovare impreparata. Valore potenziale diminuito di (almeno) 30 milioni - I 230 milioni di cui sopra erano una valutazione ai limiti del mercato già prima dell'epidemia, in questo momento ne sono con ottime probabilità del tutto fuori. Su Transfermarkt, Kane segna un meno 30: da 150 milioni ai 120 attuali. È in questa forbice, piuttosto ampia, che si colloca anche la valutazione del CIES. Rispetto a 230, comunque, è un bel salto in giù. A riportarlo, TMW.
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