Nuovo estratto dell'intervista di Kevin Agudelo alla Gazzetta dello Sport. Sull'esperienza al Genoa: «Il mio esordio in Serie A è stato un giorno speciale. Tra l’altro è coinciso con il mio primo gol con i rossoblù. L’episodio più triste contro il Lecce quando per una mia ingenuità sono stato espulso per doppia ammonizione. Ho lasciato i miei compagni in 10 in un momento delicato. Thiago Motta che mi ha fatto debuttare in A diventerà un grande mister. Cerca il risultato con il gioco». Su Commisso: «Ha una carica incredibile. Ci fa sentire la sua vicinanza». Su Iachini: «Mi ha fatto debuttare a Torino con la Juve. È molto attento ai nostri movimenti, ci sprona dal primo all’ultimo minuto in allenamento e in partita». Su Firenze:«Trasmette emozioni forti. Il Duomo, Santa Croce, piazza Signoria: voglio vederle nei minimi dettagli». Su Chiesa e Castrovilli: «Sono giovani eppure hanno già dimostrato tanto. Federico riesce a fare degli strappi impressionanti». Sui giocatori che lo hanno impressionato: «Ribery, Chiesa e Castrovilli poi, CR7, Ibra, Lukaku». Sui colombiani: «Rodriguez? È un altro dei miei idoli. Mi piacerebbe avere qualcosa in comune con lui. Zapata e Muriel sono due attaccanti straordinari. Possono decidere qualsiasi partita da soli. Cuadrado? È un punto di riferimento per tutti i giovani colombiani. Ha lasciato dei bellissimi ricordi a Firenze. Sarebbe un sogno raggiungere i suoi livelli». Sulla Nazionale: «Spero di meritarmi questo onore. La Fiorentina può aprirmi le porte dei Cafeteros».
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