"Sono molto preoccupato che in questa fase 2, nella quale la politica può recuperare un vero protagonismo a cominciare dal governo, prenda piede una situazione di grande caos che possa generare incertezza e anche preoccupazione tra le famiglie e le imprese". Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, in collegamento con la trasmissione "L'aria che tira", riportato da Repubblica. in riferimento alla fase 2 di convivenza con il coronavirus ha sottolineato che "ci deve essere un coordinamento" tra le varie regioni dal momento che "dal 21 febbraio al 13 aprile ci sono state 367 ordinanze nel Paese". Nardella ha aggiunto: "La cosa curiosa è che la Lombardia, regione più colpita, ne ha fatte sette, a differenza di altre regioni meno colpite, come l'Abruzzo che ne ha fatte 35. Credo che la questione non sia mettere in discussione la capacità dei presidenti delle regioni, ma il problema di una fase 2 in ordine sparso". Secondo Nardella, per il ritorno a lavoro, è necessario "fare test sierologici e poi, sulla base dei risultati, fare i tamponi" . Serve inoltre "la distribuzione obbligatoria di tutte le mascherine. E' chiaro che si deve tornare a lavorare ma lo si deve fare in condizioni di sicurezza". Sul problema delle scuole, Nardella ha dichiarato: "Questo Paese è molto distratto sui figli, abbiamo un'intera generazione ferma da mesi: vorrei anche sentire i medici sull'equilibrio psico-fisico dei nostri ragazzi e dei bambini". E infine, basta litigi. "Ci giochiamo i prossimi 20 o 30 anni, come popolo e come nazione - ha detto il sindaco di Firenze - Spero che anche la frattura che si è consumata tra Conte, Salvini e Meloni si possa ricomporre perché oggi i cittadini non vogliono sentire i partiti che litigano, qui c'è in gioco qualcosa di troppo grosso per piegarla agli interessi di parte". Nardella ha concluso: "La cosa che mi preoccupa  è che nel nostro Paese, alle 18 di ogni giorno ricomincia il dibattito e si rimette tutto in discussione. La questione non è più partitica, ma di classe dirigente. Non so se possa servire il salvatore della patria, credo che tutta la classe politica in modo trasversale debba mettere davanti a se stessa l'interesse del Paese".
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