Terrore e sgomento contro il Parma: un autogol salva tutto. Pensare a salvarsi per poi raggiungere l'Europa il prossimo anno: così Corvino è contento.
Si è trattato solo di un brutto spavento. Le coronarie hanno rischiato seriamente. Poteva andare meglio, certo, ma poteva accadere anche l'irreparabile domenica pomeriggio al Franchi di Firenze. La Fiorentina ha sì strappato un punto contro il Parma, ma di certo non è riuscita a strapparsi, a spazzarsi via di dosso quella pressione, quella paura, quella concitazione su ogni pallone toccato. Quella sfera pare essere incandescente in mezzo al campo e nessuno sembra volersi avvalere della facoltà o, meglio, del dovere di trasformarla, quantomeno, in qualcosa di pericoloso per gli avversari. Che sia un'occasione da goal, una giocata od anche il più semplice tiro in porta (cosa rara a vedersi nelle ultime settimane) per la quale i, pochi, presenti sugli spalti e le migliaia di tifosi collegati in diretta possano godere appieno: almeno quello. Perché è, ormai, chiaro che questa lotta salvezza la Fiorentina se la porterà avanti sino alle ultimissime giornate. Non si parli di aritmetica oppure della tanto decantata programmazione. La prima ti porta inesorabilmente all'affanno. La seconda la si può trovare e definire a posteriori: ma non adesso. Mancano dodici giornate alla fine di questo faticoso e massacrante campionato. Con Milan, Juventus, Napoli, Lazio ed Atalanta ancora da affrontare: tutte in casa. Queste e tutte le altre dovranno necessariamente essere considerate dagli uomini di Cesare Prandelli come se fossero tutte finali: e questo è ben chiaro negli occhi di tutti i protagonisti del caso. Anche di quelli esterni, ormai, a questo mondo, a quanto pare. Dal nulla è, infatti, risorto l'ex DG viola Pantaleo Corvino che a Radio Sportiva ha commentato, con una certa pienezza di sé, l'attuale momento vissuto dalla società gigliata: "Mai vissuto alla Fiorentina un anno difficile come questo. Anche nei momenti peggiori sotto la mia gestione lottavamo per l’Europa". Parole al vetriolo che fanno trasparire una certa delusione mista a sofferenza. Corvino, che dir si voglia, tiene davvero tanto all'ambiente viola e si augura, come il resto dei tifosi, che tutto questo finisca il più presto possibile. Anche se, forse, sarebbe stato meglio esprimerlo diversamente questo concetto. Per i processi, per le analisi, per le lamentele, per le scuse (dovute), per pensare ad una rifondazione da cima a fondo ci sarà tempo. Adesso serve soltanto unità e coesione. Un concetto ribadito anche dalla stessa società viola attraverso le parole arrivate, nell'immediato postpartita col Parma, del campione francese Franck Ribery: "Non molliamo mai, dai ragazzi. Ora continuiamo a dare tutto fino alla fine, un blocco unico, Tifosi, Squadra e Società!". Il tutto accompagnato dall'hashtag #ForzaViola e da un bel cuoricino viola. Questo è l'atteggiamento che serve adesso: dopo si vedrà. Dopo si tireranno le somme e, se questi sono i presupposti, servirà un enorme block-notes.
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