A distanza di più di dieci anni, Luca Prina è tornato nella sua Biella: il tecnico, che nel 2014 guidò l’Entella in Serie B, e che l’anno scorso era stato vice di Gilardino (che aveva mosso con lui alcuni dei suoi primi passi da calciatore, nella natìa Biella) quest’anno è tornato alle origini nelle vesti di consulente a disposizione della società. L’anno scorso hai seguito Alberto Gilardino nella sua esperienza al Rezzato, in Serie D, prima che andasse a Vercelli. Cosa ci puoi dire di lui e cosa potrà dare come allenatore al nostro calcio? “Lui l’ho avuto quando aveva 13-14 anni e a colpirmi erano la sua maturità e il suo equilibrio: era molto diverso dai suoi coetanei, oltre a delle doti calcistiche fuori dal comune. Era molto umile e maturo e non aveva i comportamenti dei ragazzini della sua età: questo l’ha aiutato in carriera da giocatore e sono sicuro che gli darà una mano anche da allenatore, quando ci saranno i momenti difficili. È sempre uscito dalle difficoltà con lucidità e maturità e sarà così anche adesso. Non dimentichiamoci che è stato un calciatore che a 22 anni segnava 24 gol in Serie A e che due anni dopo si laureava campione del mondo. Il suo futuro è radioso”.
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