Mourinho: "Nel calcio c'è gente arrivata con il paracadute, non è il loro mondo"
Queste le parole del tecnico della Roma che non le manda a dire nemmeno questa volta in conferenza stampa
Il tecnico della Roma, Josè Mourinho, ha parlato alla vigilia del match contro il Lecce in programma domani pomeriggio.
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Il portoghese muove una polemica
Come ogni conferenza stampa, Mourinho non le manda a dire, mai e a nessuno. Lo ha fatto anche questa volta dove oltre alle domande dirette e dedicate prettamente al rettangolo di gioco, ha anche alzato una polemica che farà molto chiacchierare.
Le accuse di Mourinho
Alla domanda sul numero di partite e sul calendario di una stagione Mourinho risponde: "Il numero di partite lo sappiamo a inizio stagione: 38 di campionato e qualcuna delle coppe. Ci sono squadra con più potenziale per fare tutto, altre meno. Per darti un esempio: se avessimo 6 difensori centrali possiamo giocare ogni 3 giorni, quando ne hai 4/3/2 è più difficile. L'alibi si usa quando si perde, mai anticipatamente. Noi abbiamo parlato del calendario da prima che iniziasse il campionato, però, capisco che nel calcio c'è tanta gente arrivata con il paracadute e che non è il loro mondo. Vengono con la cravatta, per politica, senza essersi formata nel calcio. Rispetti queste persone per status e basta. Non sta a me parlare di fisica atomica. Non sanno quello che significa giocare ogni 3 giorni e la stanchezza accumulata, oppure lo sanno, ma fanno finta di nulla. In Lega c'è gente di calcio, che conosce la stanchezza. Loro potevano influenzare positivamente le decisione. Noi siamo la squadra che giocando in Europa fa più fatica. Ma deve essere la società a fare una richiesta ufficiale in merito, non devo essere sempre io. Settimana prossima la Lazio gioca martedì', noi giovedì ma non si può giocare il lunedì. Sfortuna. La Lazio avrà un vantaggio, ma è sfortuna. La Roma è veramente penalizzata, per fortuna che i tifosi lo capiscono: ogni domenica viene fischiato l'inno della Lega, un motivo ci sarà".