PAGELLE F1, Fio-Tns 2-0: Beltran delusione. Sottil, quando il tuo momento? Bene i cambi
Inizia con una vittoria il cammino in Conference League della Fiorentina che batte per 2-0 i gallesi del The New Saints grazie alle reti di Adli e di Kean
Inizia con una vittoria il cammino in Conference League della Fiorentina che batte per 2-0 i gallesi del The New Saints grazie alle reti di Adli e di Kean. Prima la rete di Adli al 65', poi il raddoppio 4 minuti più tardi dell’attaccante che consegna i primi 3 punti in Conference a Palladino
Le pagelle della Fiorentina
TERRACCIANO - Senza voto non possiamo metterlo. Spesso in questi casi cadiamo nel solito cliché “spettatore non pagante”. Mai impegnato, nessuna parata. Attento nelle uscite e in quei pochi cross che arrivano. Riposato 6
KAYODE - In difesa quasi mai impegnato. Sulla corsia di destra prova spesso a dialogare con Ikonè. Incide poco e non con la solita personalità. Sufficiente 6
MORENO - Rischia in fase di impostazione, non ha ancora il senso di posizione. La sensazione è che servirà ancora tempo per vederlo ad alti livelli. E' un inizio, deve adattarsi 5,5
BIRAGHI - Bene. Anzi, molto bene. Preciso, attento, puntuale nelle chiusure e raramente in difficoltà. Comanda e guida la difesa. Solido 6,5
PARISI - Si vede poco in avanti. In difesa non rischia niente. Ma è il lontano parente del Parisi visto a Empoli. Peccato 6
MANDRAGORA - Combatte in mezzo al campo, il solito polmone instancabile. Nel finale del primo tempo sfiora anche la rete dell'1-0 colpendo in pieno l'incrocio dei pali, subito dopo esce per infortunio. Sfortunato 6
ADLI - Questa sera è stato il metronomo della Fiorentina. Smista, palleggia, dirige. Un francese a Firenze dà vibes di artista. Se trova la giusta continuità può essere il nuovo regista che la Fiorentina stava aspettando. Pittore 6,5
IKONE - Al 4' fallisce subito da buona posizione. Si accende sulla fascia destra, uno dei pochi che nel primo tempo prova a rendersi pericoloso. Sbaglia però spesso la scelta giusta nei momenti decisivi e negli ultimi metri di campo. IkoNO, può (e deve) fare molto di più 5,5
BELTRAN - Il suo compito è quello di giocare da seconda punta, di scambiare con l'attaccante centrale. Ma la domanda è, chi è il riferimento con cui andare a dialogare? Si vede poco tra le linee e con Kouame non si trova praticamente mai. Soltanto un occasione nel primo tempo, sprecata. Grigiore sopra il Franchi 5,5
SOTTIL - Per i primi 45' è un fantasma. Nel finale del primo tempo gli scatta qualcosa e ci prova con un accelerazione sulla sinistra che lascia sul posto gli avversari. Poi? Il film finisce, anzi, c'è stato solo un trailer. Quando arriverà il suo momento? 5
KOUAME'- La solita partita di sacrificio e quantità. Svaria molto non riuscendo però a trovare una sua posizione. Sua una delle prime occasioni della partita. Rimane in campo fino alla fine, Palladino ci punta molto. Stakanovista 6
Subentrati
Dal 45' Richardson - Longilineo, fisico, buona visione di gioco. Ha qualità e si vede, deve trovare continuità e minuti. Ci sono sprazzi positivi 6,5
Dal 57' Dodò - Entra e dà subito la scossa. Una marcia in più in questo momento rispetto a Kayode. Mette un paio di cross interessanti e restituisce velocità alla manovra. In forma 6,5
Dal 57' Gudmundsson - Qualità, estro, personalità. Quella sensazione che quando tocca il pallone sembra danzarci. Entra nel secondo tempo e non trova gli spazi che vorrebbe. Ma c'è assolutamente un cambio di passo e di livello rispetto a quelli partiti dall'inizio. Danzatore 6
Dal 57' Kean - Entra e segna. Impatto decisivo e importante. C'è una Fiorentina con e senza di lui. Ha avuto varie chance per timbrare il cartellino due volte. Fondamentale 7
Dal 82' Cataldi - S.V
Allenatore
MISTER PALLADINO - Riparte dalla difesa a quattro vista contro l'Empoli. In difesa la Fiorentina non rischia praticamente mai. Il problema sono le trame in attacco, una manovra lenta e prevedibile. Il gioco ancora manca, e si nota. La risolve poi con i cambi alzando qualitativamente il livello dei giocatori in campo a dispetto anche dell'avversario. Alla ricerca di un'identità 6