IACHINI: “Sto continuando a lavorare da casa seguendo i calciatori e guardando partite anche se ovviamente il lavoro sul campo manca. Sulle chiamate con Commisso..”
Beppe Iachini attuale tecnico della Fiorentina ha rilasciato le seguenti parole in un intervento su Radio Toscana durante il quale si è soffermato a parlare di come sta vivendo questa situazione di emergenza legata al coronavirus: “C’è grande preoccupazione per quanto sta accadendo, vanno ringraziati tutti coloro che lavorano in prima linea per far fronte a questa emergenza e poter aiutare le persone. E’ una situazione imprevista, che ci ha lasciato un po’ così, inoltre c’è grande dispiacere nei confronti di tutte quelle persone che non lavorando non riescono neanche ad avere il cibo per mangiare.Durante la ma giornata tipo io continuo comunque a lavorare da casa, guardando partite e restando in contatto con lo staff tecnico e con i giocatori per permettergli di fare almeno il minimo dal punto di vista fisico. Ovviamente la nostra speranza è che arrivino giornate positive per poter tornare attraverso un giusto percorso alla normalità delle nostre vite. Io e il mio staff stiamo inviando dei programmi per mantenere un minimo di condizioni ne fisica nei nostri giocatori ma è ovvio che lavorare sul campo è tutta un’altra storia. Il mondo del calcio ha dimostrato di avere grande sensibilità nel cercare di andare in aiuto a tutti coloro che in questo momento ne hanno bisogno. Con Commisso ci sentiamo spesso, mi chiama soprattutto per sentire quali sono le condizioni di salute, di calcio in questo momento non ne parliamo. Nella vita ci sono dei valori importanti ed è giusto dare peso alle cose, ma ce ne sono alcune più importanti delle altre. Adesso è il momento di rispettare le regole, stando a casa e facendo quello che ci dicono gli esperti. Ai fiorentini dico di avere fiducia, coraggio e cuore, non devo aggiungere altro, sono persone che riescono ad essere molto generose con chi ha bisogno. Noi non dobbiamo mollare, ma rispettare quello che ci dicono le istituzioni per il bene nostro e di tutti le altre persone. Se ognuno farà la sua parte presto ne usciremo. Firenze è sempre stata un esempio da questo punto di vista, ha avuto la guerra, l’alluvione e altri eventi catastrofici, ma ne è sempre uscita a testa alta.”
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