NUNO GOMES: "Rui Costa?Uno dei numeri 10 più forti di sempre"
Ecco le parole di Nuno Gomes a Radio Bruno Toscana: "Fallimento? Periodo estremamente buio, per colpa di cui decisi di tornare a casa. Il Benfica, la mia squadra preferita, la mia squadra del cuore, fu però quella che lasciai per trasferirmi a Firenze. Rui Costa?Poco tempo fa ha festeggiato il suo compleanno; lo sento praticamente tutti i giorni. Andai alla Fiorentina proprio per lui. Vinceva le partite da solo. Il presidente era invece molto assente; infatti lo vidi due volte in due anni. Rui Costa poi andò al Milan, mentre Toldo all’Inter: la società diceva che servivano degli introiti. Rui e Figo? Mi reputo fortunato ad aver giocato con loro, con Paulo Sousa e Fernando Couto. Rui Costa provava dei numeri in allenamento, che puntualmente eseguiva in partita; è stato uno dei numeri 10 più forti di sempre. Ho giocato anche con Cristiano Ronaldo, un alieno che giocava un calcio diverso e più moderno rispetto a Costa. Adriano? Lui era fortissimo. Federico Chiesa? Ricorda il padre, ma è più bello. Ho detto a Enrico che quando seguo le partite noto sempre la somiglianza. Lui aveva una tecnica impressionante; segnava gol spaziali ed era fortissimo con entrambi i piedi. Miglior allenatore? Terim a Firenze. Ci trovavamo sempre d'accordo ed eravamo sempre dello stesso parere. Juventus? C’era grande rivalità, ricordò che segnò Trezeguet su "assist mio". Sbagliai un passeggio e gli finì la palla tra i piedi. Alla fine riuscimmo a pareggiare. Il coro con Rui? Mi viene la pelle d'oca. Arrivi alla Fiorentina quando Batistuta andò alla Roma. Avevo un'ingente pressione sulla mia schiena, e una grande responsabilità, che talvolta chiedevo di non dover sopportare. Esultai inchinandomi sotto la curva Fiesole, me lo chiese un tifoso giovane durante la settimana."
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