A poche ore da un match dalla grande rilevanza ai fini della classifica oltre che dal grande fascino storico, come è quello di stasera tra Fiorentina e Lazio, la nostra redazione ha intervistato Giuseppe Bergomi, ex difensore dell’Inter e della Nazionale Italiana ed attuale opinionista di Sky Sport. Ecco le sue parole sia sulla gara di oggi che sui temi di attualità di casa Fiorentina: Stasera ci sarà un match molto importante tra Fiorentina e Lazio. Pensa che i viola riusciranno a raccogliere punti importanti per la salvezza?La Fiorentina affronterà una squadra che sta bene, è in forma e ha un obbiettivo importante da raggiungere come la qualificazione per la prossima Champions League. I viola dovranno fare una partita di grande attenzione, di sofferenza e di lettura dei momenti. Da una gara all’altra non si possono fare poi grandi cambiamenti. L’obbiettivo della Fiorentina è quello della salvezza, ma domani contro una Lazio che sta bene ed è reduce da due vittorie consecutive, con anche una grande prova contro il Milan, non sarà facile. Luis Alberto e Milinkovic Savic poi sono in grande forma. I viola come detto dovranno saper soffrire e dovranno stare attenti, tutte caratteristiche che Iachini sa trasmettere. Sarà uno snodo fondamentale di questo campionato”. La stagione sta per giungere al termine, cosa secondo lei non ha funzionato in casa Fiorentina?L’organico dei viola certamente non è stato costruito per lottare per la retrocessione, doveva fare meglio. Se poi però gli obbiettivi che ti poni sono troppo alti ti possono condizionare tutta la stagione. Da questo punto di vista la Fiorentina ha una rosa che non è perfetta. Ci sono determinati ruoli coperti bene e altri no. I viola ad esempio hanno sempre fatto molta fatica a trovare il gol. In tal senso è stato importante il lavoro di Prandelli che ha dato fiducia a Vlahovic ed ora il serbo è diventato determinante. Il lavoro di Iachini, fatto prima dell’esonero e dopo il suo ritorno, ha consolidato un modo di giocare che alla fine penso porterà in salvo la Fiorentina”. Parlando di futuro, quale tecnico sceglierebbe tra i vari nomi usciti come allenatore della Fiorentina?Fare una rivoluzione, anche in termini di mercato, sarà difficile. Il calcio di oggi va verso una riduzione dei costi. Va trovato dunque un allenatore che sappia esaltare il materiale a disposizione. Sarà importante poi capire cosa ha in testa la società. Faccio in tal senso l’esempio della Roma: si pensava che i giallorossi potessero andare su un certo tipo di tecnico e poi invece hanno virato su Mourinho che invece richiede un certo tipo di investimenti. La Fiorentina deve capire cosa vuole fare. Sarri, Juric, Gattuso e De Zerbi sono tutti ottimi allenatori, anche se il primo è il profilo di uno che ha già vinto mentre gli altri sono tecnici che devono ancora vincere e devono sviluppare un certo tipo di percorso. Ripeto sono profili tutti importanti anche se ognuno ha ovviamente le sue caratteristiche”. Quale sarà il futuro di Vlahovic e Milenkovic e cosa ne pensa dei due giocatori serbi, veri e propri pilastri della squadra viola?Milenkovic per me è un difensore top e può ambire ad un grande club. Da difensore lo valuto molto bene visto che è forte fisicamente, forte di testa, garantisce gol e può giocare in più ruoli. Vlahovic invece penso che per la sua maturazione debba rimanere ancora a Firenze. È quel tipo di giocatore che prenderei sempre: ha forza fisica, salta benissimo di testa e ha qualità tecniche. È molto forte. La differenza tra i due è che il primo lo ritengo già pronto in uscita, mentre Vlahovic secondo me deve rimanere ancora a Firenze”. 
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