Ex Viola, Montella: “Quest’anno la Serie A ha posizioni di classifica meno definite, mi piace. Sul mio futuro…”
L’aeroplanino torna a parlare del calcio Italiano e del momento che sta vivendo a livello personale in Turchia
Vincenzo Montella, tecnico dell'Adana Demirspor, ha parlato di molti argomenti, cominciando da se stesso. Queste alcune delle sue dichiarazioni: "L'esperienza in Turchia va benissimo, sono contento e c'è modo di lavorare nelle condizioni giuste. Mi trovo molto bene, è un popolo umorale e hanno tanto entusiasmo. Il nostro presidente ha un cuore grande, mi ha lasciato la sua barca per un paio di giorni anche se abbiamo perso l'ultima partita".
Anche in Turchia c'è una crescita vertiginosa dei gol?
"Sì, ce ne sono tanti e i nuovi regolamenti negli anni hanno favorito questo. Questo rende il calcio più bello e spettacolare, ci si arrabbia di più ma l'importante è fare un gol più degli altri".
La Turchia può battere il Portogallo agli spareggi per i Mondiali?
"Il Portogallo ha più storia e questo conta. Al di là dell'avversario conterà cosa farà l'Italia. Nelle difficoltà storicamente abbiamo sempre tirato fuori il meglio di noi".
Campionato italiano avvincente sia in alta classifica che a metà. Cosa ne pensa?
"Non ci sono posizioni delineate, forse ci sono meno squadre nella lotta per non retrocedere. Hellas, Bologna ed Empoli stanno facendo bene, è una bella Serie A".
Si aspettava un campionato così equilibrato nei primi quattro posti e la Juventus a -11 dalla vetta?
"Mi aspettavo un campionato avvincente, si è livellato molto e non c'è più la Juve degli ultimi anni fortissima come organico. Non so se riuscirà a recuperare, vedremo".
Com'è stato accolto il VAR in Turchia?
"Bene. Non comprendo però bene come si attua, a volte si aspetta troppo a fischiare dei fuorigioco molto netti. Quando è palesemente netto penso che si dovrebbe intervenire. L'errore non è stato azzerato, ma è stato molto ridotto".
Dove si vede in futuro?
"Mi godo questa esperienza che mi serve anche nel mio percorso da allenatore. Sono giovane per questo ruolo, mi piace lavorare all'estero per conoscere altre culture. Mai dire mai, ma per il momento sto bene qui. C'è tempo per pensare al futuro, parlarne ora sarebbe inutile. Voglio fare bene".
Quel è il centravanti che le piace di più in Italia?
"Dico Abraham che ancora non ha espresso il suo potenziale. Poi c'è Dzeko, sempre una garanzia".