Cecchi: "Spalletti? Non è motivato lo schiaffo, c'è un limite"
Ha parlato il giornalista Stefano Cecchi, che ha commentato la partita di ieri tra Fiorentina- Napoli e non solo
Ai microfoni del programma Pentasport di Radio Bruno ha parlato il giornalista Stefano Cecchi, che si è soffermato sulla patita di ieri e non solo. Ecco riportate le sue dichiarazioni: Sul momento viola e Ambrabat?: "Il terzo impegno consecutivo della Fiorentina denota un altro assetto difensivo ed il fatto che non si perdono più certe partite che gli anni passati ci sfuggivano via. Amrabat ha quasi reinventato il ruolo di regista. Non è regista puro, ha accelerazione però, ripartenza ed autorevolezza col pallone. È da 8 ieri sera secondo me"
La difesa viola?: "Anche Dodò ha giocato molto bene. Ieri ha annullato Kvaratskhelia. Ha annullato tutti gli avversari in fase difensiva. Milenkovic, ma quanto è forte? Non si passa con lui. Annullare Osimhen non è da tutti. Anche Martinez Quarta merita un 6 - 6,5".
La fase offensiva : "Sottil? Quanto egoismo. Deve essere più collettivo. Troppi pochi gol? Non temiamo, arriveranno. Secondo me Jovic ha tantissimo calcio dentro, deve recuperare solo la forma. Ieri con una giocata ha saltato Rrahmani in un balletto. Kouame? Ad ora è uno di quelli che sta facendo meglio. Se la Fiorentina potesse scegliere non lo darebbe via secondo me. Ikone? È un signore a cui dai il tempo e lui improvvisa. Il problema è che è finito in una squadra verdiana, dove c'è uno spartito bene definito. È comunque un jazzista che ha della musica da consegnare a Firenze".
Sulla partita e l'episodio Spalletti: "La partita contro il Napoli dello scorso anno vide una Fiorentina arrembante ma che poi si arenò. Ieri sera la viola ha dato l'impressione di essere squadra consapevole che gioca con maturità diversa. La Fiorentina ha gestito la partita con accortezza. Spalletti? Non è motivato lo schiaffo. C'è un limite, e questa volta abbiamo sbagliato. La violenza si estirpa se ogni tifoseria respinge quello che fa la propria tifoseria. Serve una presa di coscienza da parte dei tifosi riguardo a chi sbaglia"