Albert Gudmundsson crediti foto profilo Facebook ACF Fiorentina
Albert Gudmundsson crediti foto profilo Facebook ACF Fiorentina

Sono bastati 45' ad Albert Gudmundsson per ribaltare il mondo della Fiorentina e riportare entusiasmo all'ambiente.

Di seguito l'analisi de La Nazione:

In 45' trasforma la Fiorentina

Incredibile Gud, che in 45 minuti trasforma una squadra che nemmeno un chirurgo plastico di prima categoria. Era da un bel pezzo che non provavamo questa sensazione, e riviverla è valso un vero e proprio colpo di fulmine. C’è chi ripensa a uccellino Hamrin, e stiamo parlando di un mito del pallone e di un bel pezzo da novanta della storia della Fiorentina. L’emozione sale alle stelle quando pensiamo che oltre a un dieci da sogno abbiamo anche un centravanti affamato di gol. Sì, certo, forse sarebbe meglio non esaltarsi troppo dopo poche partite, però il calcio è anche questo: lanciare i nostri sogni oltre il calendario, perché la poesia di solito ha più fantasia della matematica. Bene sottolineare il “di solito”, perché c’è anche preferisce eccitarsi coi numeri, e avrà le sue buone ragioni

Albert Gudmundsson, foto ACF Fiorentina
Albert Gudmundsson, foto ACF Fiorentina

L'islandese ha fatto sparire i fantasmi del modulo

L’arrivo di Gud ha un po’ messo da parte il tormentone delle ultime settimane, quello che ha chiamato alle armi ex giocatori, opinionisti, allenatori veri e presunti, addicted di Fifa 24: meglio la difesa a tre o a quattro? Si è sentito di tutto. Pare che Palladino abbia sognato i due numeri e li abbia giocati sulla ruota di Firenze. Il dato empirico dice che a quattro la Fiorentina ha vinto la sua prima partita, ma si potrebbe anche ribattere che forse la vera svolta è stato l’effetto Gud. Il tecnico intanto ci lavora, il puzzle non è facile da chiudere, chi ci guadagna, chi perde il posto, chi si dovrà adattare. La decisione la prenderà colui che abita in panchina. Nel frattempo ecco la trasferta più romantica di sempre. Tutti in motorino a Empoli: scooter, vespe, moto e tutto quello che vi passa per la testa. Niente di più cinematografico di una gita su due ruote con tanto di bandiere viola al vento, per un derby (si fa per dire) con gli azzurri imbattuti e la Fiorentina in attesa di verifiche dopo la prima vittoria. Sarà una bella sfida. Tornando al tema stadio, avvisate la ruspa rossa sotto la Fiesole che se Rocco entra in scena il motore andrà truccato, perché il motto è sempre quello: fast, fast, fast

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