Fare qualsiasi bilancio, a dodici giornate dall'inizio della nuova stagione, è forse abbastanza prematuro ma può essere utile per valutare meglio pregi e difetti della Fiorentina in questa prima parte di campionato. I numeri spesso mentono e ciò che vediamo in campo non è sempre tradotto efficacemente dalla matematica.. ma grazie ai numeri possiamo avere un quadro generale della situazione!

I numeri di questo avvio.. La squadra di Montella al 20/11/2019 ha disputato 12 partite di Serie A ottenendo un equilibrio perfetto tra vittorie 4, pareggi 4 e sconfitte 4. Equilibrio che si conferma anche se si analizza il campionato in trasferta (2V-2P-2S) e tra le mura amiche del Franchi (2V-2P-2S). Per quanto riguarda invece i gol fatti e quelli subiti la perfetta andatura si sfiora soltanto (8GF-8GS in casa V/S 10GF-11GS in trasferta). Per effetto di questi risultati i gigliati hanno collezionato 16 punti su 12 apparizioni con una media di 1,3 periodico a partita. Rispetto alla stagione 2018/2019 la viola ha perso un punto ed attualmente è distante dalla zona Europa League di sei lunghezze con Atalanta e Roma a quota 22 rispettivamente 5' e 6' posto in graduatoria. E’ anche colpa del mercato? La sconfitta “sanguinosa” a Cagliari, nell'ultima giornata di campionato, ha riportato alla luce vecchie problematiche.. naturalmente questa è la stagione della “rivoluzione totale” ma, magari, tra i sostenitori gigliati ci si aspettava qualcosa in più. Il New Deal viola firmato Rocco Commisso ha stravolto società e squadra ma per assurdo i risultati ottenuti da Chiesa e compagni si livellano su quelli della passata stagione. Ecco perché il primo punto di domanda ricade, inevitabilmente sul mercato! I numeri del mercato estivo.. 13 nuovi acquisti, dai giovani Terzic e Pedro ai veterani Ribery e Boateng.. 9 rientri dai prestiti con Dragowski, Ranieri e, soprattutto, Castrovilli che stanno sopperendo ai buchi nella rosa.. 7 conferme: Chiesa, Benassi, Pezzella etc. che stanno faticando e non poco in questo avvio di campionato. 7 sono anche le cessioni “importanti” rispetto alla scorsa stagione, da Simeone a Veretout da Hugo a Lafont. Una spesa complessiva in entrata di 27,90 milioni mentre in uscita 13,90 (dalle cifre sono esclusi gli eventuali riscatti). Ad oggi l’acquisto più costoso è stato il cartellino di Pedro (11 milioni) ma il giovane brasiliano non ha ancora disputato un minuto con la prima squadra. Va meglio per i 10 milioni spesi per arruolare il centrocampista cileno Erick Pulgar, dal Bologna, infallibile dalle palle inattive (3 rigori segnati e due assist). Le occasioni perse.. e quella da centrare! L’altra faccia dell’estate viola è quella delle occasioni mancate: erano tanti i nomi in ballo in questi mesi estivi e molti hanno preso strade diverse.. il Cagliari, ad esempio, si è presentato ai nastri di partenza e sta sorprendendo al terzo posto in classifica con, in mediana, tre ex obiettivi gigliati: vale a dire Nainggolan, Rog e Nandez. Sempre nella zona centrale del campo è sfumato anche Daniele De Rossi che ha scelto il Boca per chiudere la carriera ma le indiscrezioni raccontano anche di un interessamento per Sandro Tonali.. sulla trequarti il sogno è sempre stato De Paul dell’Udinese. Per non parlare dell’attacco con Balotelli, poi approdato a Brescia, Llorente, andato al Napoli e Berardi ancora al Sassuolo. Per citarne alcuni. Sicuramente non tutti questi nomi rientravano nelle idee e nelle potenzialità della società viola ma qualcosa è stato lasciato per strada e soprattutto alla concorrenza. Adesso arriva il mercato di riparazione, un mercato molto complicato per poter fare grandi cose ma c’è almeno un nome che stuzzica, più di chiunque altro, la fantasia dei tifosi viola... è quello di Alessandro Florenzi. In rottura con la Roma ed in particolare con il tecnico Fonseca, l’esterno giallorosso cerca squadra. Le concorrenti sono tante soprattutto in Serie A ma per la Fiorentina potrebbe rappresentare una ghiotta occasione per apportare ad un gruppo così giovane la giusta dose di esperienza e carisma. Chiesa.. ago della bilancia? Il futuro invece è ancora più incerto, almeno apparentemente, e tutto sembra ruotare attorno a Federico Chiesa. Commisso & co. continueranno a proporre il prolungamento del contratto al calciatore che, a naso, continuerà a rifiutare per ambire a lidi più “prosperi”. Qui allora sorge la domanda: vendere o non vendere? Questo è il dilemma.. (per Amleto era leggermente diverso ma le dinamiche del calcio sono diverse dalle tragedie!). Vogliamo tutti bene a Federico e lo ringraziamo ogni giorno ma forse se la cosa diventa inevitabile.. ce ne faremo una ragione! Bisognerà poi saper investire bene quei soldi e spalmarli su tutta la squadra. La stessa telenovela investirà anche Castrovilli dopo questo inizio esaltante di stagione.. è inevitabile tutto questo: chi espone gioielli non può respingere i mercanti! Ma, forse, per andare avanti e riportare Firenze ai livelli che le competono bisogna osare di più.. perché qualche cessione, anche se illustre, la perdoniamo tutti ma vorremmo anche ricevere. Come è stato anche ben fatto con il colpo Ribery ed infatti i vantaggi sono palesi a tutti, nonostante l’età. Va aggiunto qualcosa alla base...   La rosa viola può essere anche competitiva, ad oggi, ma è molto corta e soprattutto poco incline agli stravolgimenti. In panchina le scelte non sono molte e, come si verificherà a Verona, l'assenza di uno o più titolari può compromettere un po' il tutto. Nella prossima gara, confermando lo stesso modulo usato da Montella nelle ultime apparizioni, servono due centrocampisti, viste le assenze di Castrovilli e Pulgar per squalifica.. le alternative sono Benassi, Dabo e Zurkowski che purtroppo quest'anno hanno ancora pochissimo ritmo partita. In avanti ha pesato e non poco l'assenza di Ribery per la squalifica di tre giornate: un giocatore che comunque è arrivato a Firenze con qualche riserva sulla sua condizione fisica, per fortuna ben presto sfatate. Insomma a questa base va aggiunto qualcosa magari... e sicuramente non tolto. Anche per non dare a qualcuno l'alibi di non aver puntellato la squadra e, dunque, la "libertà" di poter puntare il dito contro la società in caso di addio!
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