PRANDELLI, Galli: "Sono sicuro che con lui vedremo una Fiorentina diversa, i giocatori si prendano le proprie responsabilità"
È intervenuto ai microfoni di Lady Radio l'ex calciatore ed esperto di calcio Giovanni Galli. Tra i vari temi, il portiere ex viola ha commentato così il ritorno di Cesare Prandelli alla Fiorentina e le ultime vicende riguardanti Rocco Commisso:
FORMAZIONE CONTRO BENEVENTO? "Come dice sempre Cesare 'non è il sistema, sono i concetti che contano'. Perciò il modulo non credo sarà determinante, che sia un 433, un 4321 o un 4231. oggi con l'arrivo di Cesare ha riportato positività nell'ambiente, tra tifosi, giornalisti e stessi giocatori. Perché siamo curiosi di vedere il Prandelli Bis. Sono sicuro che vedremo una Fiorentina diversa, con delle idee tattiche ben precise e che ti danno certezze. Al quale ogni giocatore in difficoltà si può aggrappare: bisogna che siano date delle indicazioni chiare e precise, con collaborazione tra calciatori. Nella difficoltà bisogna che il giocatore non sia abbandonato a sè stesso. Attaccare 10 più il portiere e difendere in 10 più il portiere, compatti e uniti" VICENDA COMMISSO? "Penso che Commisso abbia grande fiducia nel suo staff, anche sulla scelta di Prandelli nonostante ci abbia parlato solo dieci minuti, come ha detto. Giustamente, perché le distanze lo impongono. Quando Cesare parla di calcio è un piacere ascoltarlo, perciò credo che Commisso si autoconvincerà sempre più di aver fatto la scelta giusta. Per il resto, lo stadio siamo sempre alle stesse cose. Fa bene a difendere la squadra fino in fondo. Probabilmente la scelta di Cesare è un po' "tana Libera tutti": non ci saranno più alibi per nessuno. Adesso tocca alla squadra seguire le indicazioni dell'allenatore e prendersi le proprie responsabilità. Ci sarà armonia nel gioco ed ognuno deve prendersi le proprie responsabilità: senza più nascondersi dietro il Beppe Iachini di turno" LE VECCHIE SCORIE DI PRANDELLI? "Non è giusto fare paragoni con vecchi passati. Cesare sicuramente ha qualche ferita in più dopo le esperienze in nazionale ma non solo. La sua missione è dare armonia nello spogliatoio, ordine tattico e felicità nel giocare a pallone" QUELLA DI CESARE PRANDELLI QUINDI È UNA SFIDA? "Arriva a metà stagione, soprattutto per questo. Non è affatto semplice. Con il Benevento è una partita sulla carta semplice, invece non c'è nulla di tale. Il peso della partita è tutto sulle spalle di Prandelli e dei giocatori della Fiorentina. È una partita preparata bene in neanche due giorni, anche giocando uno contro uno potresti batterlo il Benevento, è vero. Perché la rosa della Fiorentina è superiore. Ma quando devi dimostrare qualcosa e vincere per forza, senza una preparazione alle spalle buona, diventa tutto più difficile. Una quindicina di partite entro Natale sono tante, e non hai tempo di preparare bene quello che hai in mente. Ma il fatto che possa parlare molto con i giocatori, con uno come Cesare, soprattutto, credo abbia il suo vantaggio. Ogni giocatore ha il proprio ruolo specifico. Il portiere è giovane e valido. I difensori centrali pure, anche se vorrei più qualità sinceramente. E comunque Pezzella e Milenkovic lo sono, ma un po' di più non farebbe male. Poi noi siamo abituati all'idea di Passarella, quindi figuriamoci." QUEL FAMOSO RACCATTAPALLE? "Via mail una persona millantava di essere quello lì della famosa foto. La sede di Bologna ha parlato poi con questa persona, commossa, che si rivedeva molto in quella foto. Quindi sì, l'abbiamo ritrovato, a breve avrò il suo numero di telefono e ci sentiremo spero, anche via WhatsApp"
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