Nzola-Beltran, in 2 fanno 1... tiro
I due centravanti della Fiorentina, ieri sera, non hanno per nulla brillato
La Fiorentina è uscita sconfitta dall'Artemio Franchi, battuta di misura dai bianconeri della Juventus.
Le statistiche dicono 25 tiri totali a 4, ma 4 nello specchio della porta contro i 3 (di cui uno insaccatosi in rete) della Vecchia Signora.
L'analisi de La Gazzetta dello Sport sui centravanti:
La Gazzetta dello Sport si sofferma ad analizzare l'impatto di Beltran e Nzola sulla partita. Impatto reputato nullo, o quasi, se il “quasi” lo si intenda come il colpo di testa dell'ex Spezia ad inizio secondo tempo.
Poca produttività:
E' vero, rispetto alla mole di gioco prodotta dalla Fiorentina, entrambi hanno veramente fatto poco. Eppure bisogna aggiungere una cosa. Lo stile di gioco di Italiano ad esclusività laterale, non solo squalifica il centravanti, ma tutta la porzione centrale. Quindi anche il centrocampo.
Gli schemi considerano soltanto terzino, ala, mediano. Mentre l'altro mediano funge da appoggio, oppure, nel caso di Mandragora-Duncan, si inserisce sulla linea degli avanti, come sempre simmetrica, dritta, tutt'uno con la linea dei difendenti. Casomai, Bonaventura o, in generale, il trequartista andrà a fungere come appoggio.
E questa è soltanto una combinazione.
A cosa serve Quarta? L'ho già spiegato: serve ad occupare lo spazio centrale lasciato libero dai mediani, che rappresenta proprio la zona maggiormente esposta. Assieme alla terza linea, eccessivamente stretta.
Inoltre, cosa non da poco, si nota come i giocatori in qualunque situazione attendano e non osservino. O, almeno, concentrino le loro movenze mnemoniche (perché non vi è conoscenza ambientale) sulla direzione della palla, scattando o posizionandosi quando questa si muove.
Se non mi si crede, lo ripeto, osservate il linguaggio del corpo.