Benedetto Ferrara, nel suo Rock & Gol per La Nazione, lascia fluire liberi i ricordi dei vari ritiri estivi vissuti al seguito della Fiorentina, che da quest'anno sceglie il Viola Park per preparare la stagione: "Non c’è mai più stato, dopo Woodstock, niente di più rock&roll dei ritiri estivi della Fiorentina. Troppe storie: elettriche, vibranti, sognanti, divertenti, incedibili e perfino malinconiche, perché una ballata non manca mai. Serve riavvolgere il nastro dell’hardware interiore per ritrovare immagini sparse qua e là per la memoria, che poi è anche leggenda, un po’ come quando Socrates si fermò nel bosco dove i suoi compagni correvano disciplinatamente in fila indiana. Ma il dottore no, non era cosa per lui, che col calcio italiano fraternizzò poco. Un simbolo, però, il padre della democrazia corinthiana. Più rock di lui non era possibile. Certo, niente male Batigol che arriva sull’Amiata dopo giorni di trattative romane a distanza. Lui vuole un nuovo contratto, Vittorione non cede. Poi il lieto fine, e Batigol che fa tre giri di campo per salutare i tifosi che lo attendevano da giorni. Wow. Avete idee più esaltanti di un elicottero color argento che scende su un campetto di allenamento sull’Amiata? E che ne dite della corsa dei cronisti eccitati davanti alla scaletta dalla quale scende Diego col suo foulard. Serve qualcuno che rompa il ghiaccio: Presidente, la troviamo in grande forma. Risposta: sono ingrassato cinque chili. Fine. E come dimenticare Cavasin, che a tarda sera si lascia andare così: un giorno sarete tutti con me sul volo che ci porta in Champions. Addio dolci montagne delle nostre estati di sogni e paure, come quelle di Fascetti nei giorni della fine, delle lacrime, della solitudine e del nuovo inizio, con quell’elicottero che ronza mentre noi lo cerchiamo ansiosi col dito puntato tra il sole e le nuvole".


 

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