Come riferito da La Repubblica, lunedì si conoscerà l'esito del bando per la prima tranche di lavori coperti dai fondi del Pnrr da 150 milioni di euro. Nei giorni successivi avverrà l'incontro tra la società viola, il governo e Palazzo Vecchio. Un incontro dove si saprà se la gara è andata deserta o meno e dal quale si comincerà a valutare le mosse successive. In caso di fumata bianca con una ditta vincitrice, sarà programmata con esattezza la data di inizio lavori esatta prevista per gennaio 2024. In caso contrario invece Palazzo Vecchio procederà all'affidamento diretto dei lavori, magari proprio con il placet della ditta dello stesso Commisso.

Lo stadio Artemio Franchi | News
Stadio Artemio Franchi

La situazione:

L'urgenza principale resta capire dove giocherà la Fiorentina durante i lavori. Il Padovani resta un'opzione non gradita a Commisso mentre sono impraticabili quelle di Empoli e Bologna. Ecco allora la terza opzione. La società gradirebbe continuare a giocare al Franchi seppur a capienza ridotta. Resta da superare lo scoglio del termine dei lavori previsto per il 2026, ma il tema è già stato posto dalla Fiorentina al ministro Abodi sottolineando come ci sarebbe una perdita nei ricavi tra i 12 e i 15 milioni l'anno lontano dal Franchi. Rimane poi la questione inerente i 55 milioni. La Fiorentina prima di investire sulla parte mancante del progetto intende capire se la cifra indicata corrisponde alla realtà o necessita di un ulteriore esborso. 

L'investimento in cambio di una lunga concessione e gestione delle aree commerciali interne allo stadio resta un'idea che piace molto a Commisso che vuole vederci chiaro e capire a quanto ammonterà il canone di affitto a lavori terminati.

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