Ferrara a SpaceViola: “Non condivido M.Savic. Su Italiano…”
Queste le parole di Benedetto Ferrara a SpaceViola
Benedetto Ferrara, ospite a SpaceViola su Twitter, ha trattato diversi argomenti inerenti alla causa Fiorentina.
Queste le sue parole:
“Visto il rinnovo di Italiano direi che gli hanno promesso sicuramente una buona squadra e competitiva, altrimenti non avrebbe continuato da separato in casa con i dirigenti. Le cose inizieranno a girare a breve, il mercato entrerà nel vivo”.
Di Jovic cosa ne pensi?
“Jovic era considerato uno dei migliori 9 in circolazione qualche anno fa e al Real è stato chiuso da un certo Benzema. Se sposasse il progetto viola ed entrasse nei meccanismi del mister sarebbe un colpo importante. Inoltre se è una scelta di Italiano dobbiamo fidarci”.
Grillischt pensi sia definitivamente saltato?
“Se prendiamo Mandragora penso di sì. A questo punto credo che andranno su una mezzala al posto di Castrovilli, visto il lungo infortunio che ha subito che lo terrà fuori tanto. Mandragora è ancora giovane e ha margini di miglioramento, ma di certo non vai a fare i caroselli in piazza per lui. Può essere utile alla causa, quello senz’altro. Si andrebbe ad aggiungere ai tanti giocatori da corsa che hai in mezzo al campo, come Maleh e Duncan, oppure come Zurkowski, che però essendo della gestione precedente ed essendo il calcio un mondo d’affari penso che non resterà a Firenze: è una mia sensazione”.
Ramadani è una figura importante per la Fiorentina. Cosa ne pensi?
“Ramadani è sempre stato alleato della Fiorentina, fin dai tempi in cui allungò il contratto di Ljajic per non perderlo a 0 la stagione successiva. Penso la stessa cosa verrà fatta con Milenkovic. Inoltre ricordiamo che ha portato Chiesa alla Juve facendo entrare tanti soldi nelle casse viola, ha preso con sé Italiano ed assiste Jovic: la giocata l’ha fatta lui. Nel calcio girano tanti soldi, chi vuole mangiare si siede a tavola: questo è”.
Cosa ne pensi della comunicazione da parte della Fiorentina? Ci vorrebbe più chiarezza?
“Mi metto nei panni di chi fa comunicazione, perché mi piace. Il caso Torreira è abbastanza particolare, tralasciando da che parte sta la ragione. Lui ci è rimasto male, ma evidentemente è arrivato l’ordine di rilanciare e valorizzare Amrabat. Quest’ultimo ha pagato il fatto di essere esploso in un modulo diverso con Juric a Verona e un giocatore da 20 mln non può permettersi di giocare solo in un ruolo. C’era necessità di rendere sensata questa spesa. Se cresce in quel ruolo non avremo sicuramente Torreira, ma pur avendo meno tecnica otterrai più fisicità. Magari dopo puoi lavorare diversamente sulle mezzali”.
Italiano è un allenatore di personalità, come Conte, come si può pensare che si sia piegato alle scelte della società di non far giocare Torreira?
“Italiano non credo pieghi la testa così facilmente, ma dal punto di vista aziendale, la società ti da degli obiettivi che non sempre sono solo sportivi, di pura classifica. La Fiorentina avrà fatto i suoi calcoli: hai un centrocampista pagato 20 milioni, devi valorizzarlo, è anche questo il lavoro di Italiano. La formazione non gliela fa la società, ma certe volte serve valorizzare certi investimenti. Cabral e Ikonè dovranno essere valorizzati allo stesso modo, ma avranno tempo questa estate. Igor quando arrivò era riserva di Biraghi, ora è stato trasformato in un centrale di valore: questo vuol dire tanto per società e per allenator: significa che si è fatto un grande lavoro. Non è dunque una questione di imporre, ma di discutere e parlare”.
La Fiorentina su alcuni ruoli, come il portiere, sembra voler risparmiare perché probabilmente vuole avere il gruzzoletto per una forte mezzala e avere più gioco in verticale. Condividi questa scelta?
“Non ho certezze su questo, però sicuramente su una mezzala vorranno investire. Mancano proprio i gol dei centrocampisti a colmare le poche reti in attacco. I dubbi ce l’ho sul portiere, perché non ho mai visto una squadra ambiziosa senza un portiere forte. Milinkovic-Savic in prestito non mi convince al 100%. Tutte le migliori Fiorentine avevano un grande portiere tra i pali che ti portava tanti punti a casa. Se hai grandi ambizioni, il portiere deve essere un investimento, che sia giovane o meno giovane. Alla fine credo che la Fiorentina i soldi li abbia e la scelta di risparmiare in porta non la condivido molto. Il portiere inoltre è anche il primo regista al giorno d’oggi, deve saper lanciare e chiamare lo schema di ripartenza: niente è improvvisato nel calcio. Qui mi spiego perché anche Terracciano ha preso il posto a Dragowski, anche se forse è più una questione psicologica: Drago penso abbia perso il posto più per mancanza di fiducia”.
Se arrivasse Savic vedi più una promozione di Terracciano o più concorrenza?
“Questo è un campionato anomalo, ci sono tante partite e una lunga sosta per la presenza dei mondiali, le squadre cambiano da una giornata all’altra. Penso però che sia giusto avere delle gerarchie in porta e non sono così convinto che Savic venga a fare il secondo. Magari lo useranno per quando andremo ai rigori, ma non per parare (ride, ndr). Il portiere deve dare sicurezza alla squadra”.
Quanto è importante dichiarare a mezzo stampa un obiettivo stagionale? Secondo te è davvero così importante dire l’obiettivo per far sì che si dia più motivazione alla squadra?
“Secondo me avrebbe creato ansia da prestazione ad una squadra che si è salvata nelle ultime giornate nell’ultimo campionato. Credo abbia fatto bene la società a dire che avremmo dovuto fare meglio dello scorso anno. Poi se ti dai obiettivi troppo alti ti senti in ansia di doverli raggiungere: la squadra deve restare con i piedi per terra e giocare con serenità. Poi è stato fatto il miracolo vero e proprio di arrivare in Europa senza un centravanti: perché non ho niente contro Cabral, ,ma veniva da un campionato diverso ed è normale che debba ambientarsi in un campionato e uno stile di gioco nuovo”.