Infatino: "Oggi mi sento qatariota, arabo, africano, gay, disabile, lavoratore migrante"
Ha parlato il presidente della Fifa Gianni Infatino nella conferenza stampa alla vigilia del Mondiale in Qatar
In conferenza stampa alla vigilia dell'inizio della Coppa del Mondo in Qatar ha parlato il presidente della Fifa Gianni Infatino, il quale ha toccato molti temi, non solo sportivi ma anche storici e sociali. Ecco alcune sue dichiarazioni: “Le critiche sociali mosse al Qatar? Per quello che noi europei abbiamo commesso negli ultimi 3.000 anni dovremmo scusarci almeno per i prossimi 3.000 anni, prima di dare lezioni morali agli altri Paesi. E' solo pura ipocrisia. Oggi mi sento qatariota, arabo, africano, gay, disabile, oggi mi sento lavoratore migrante. Fra le grandi aziende che guadagnano miliardi in Qatar, quante hanno risolto la questione del destino dei lavoratori migranti? Nessuna, perché un cambio di legislazione equivale a minori profitti. Ma noi l'abbiamo fatto. Non sono qua per difendere il Qatar. Possono farlo da soli, io difendo il calcio. Sono sicuro che sarà il Mondiale più bello di sempre”.