MOVIOLA, Rigore dubbio. Poteva starci il rosso a Hernandez
Al 35’ Ibrahimovic trova il gol, ma il pallone tocca il braccio non lontano dal corpo. È corretto annullare il gol in base a una delle nuove specifiche Ifab per il 2019-20, una delle “nuove regole” più discusse che, per quanto anche in questo caso venga applicata correttamente, continua a lasciare diversi dubbi. Al 56’ Rebic sblocca, poco prima c’è un fallo evidente di Conti che salta atterrando Castrovilli ma che non viene fischiato. Al 60’ spallata di Dalbert a Ibrahimovic poco prima della linea dell’area, per Calvarese è giallo ma il Var lo manda al monitor. Qui l’arbitro cambia idea e ritiene che il fallo pregiudichi una chiara occasione da gol ed espelle Dalbert: decisione che lascia dubbi per l’intensità e per il fatto che il pallone sembra andare verso l’esterno. Poco prima un altro fallo non sanzionato a Conti che trattiene vistosamente Chiesa. All’84’ Calvarese indica il dischetto: Romagnoli in area va sulla palla, poi sembra esserci anche un contatto con Cutrone, questo da un lato alleggerisce la responsabilità del Var che può intervenire solo in caso di chiaro ed evidente errore dell’arbitro. Dall’altro quello assegnato ai viola è un rigore che non convince. Non solo: dopo la rete dal dischetto di Pulgar, Vlahovic va a prendere il pallone e viene colpito con una ginocchiata da Hernandez. Per lui è giallo, ma data l’insensatezza di un gesto visto dall’arbitro stesso, una decisione più dura non sarebbe stata fuori luogo. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.
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