German Pezzella è andato in diretta Instagram con il giornalista argentino Daniel Arcucci; ecco le parole del capitano della Fiorentina: "Giocammo l'ultima partita a Udine, con lo stadio vuoto. Pensavamo di non giocare, che la gara sarebbe stata rinviata, e invece abbiamo disputato la gara. Da quel momento fino ad ora, abbiamo avuto persone della società ad essere passate per l'ospedale; molta preoccupazione che ora va attenuandosi. Sono ottimista anche per l'Argentina. Io venni monitorato con ogni test immaginabile: sangue, urine; un po' come i controlli di routine d'inizio stagione. Attività agonistica?Abbiamo lavorato a casa, e poi, finalmente, al centro sportivo, con un massimo di due giocatori per campo ed un solo preparatore atletico. Chi vive in un appartamento ha certamente sofferto il fattore spazio. Dal 18 c'è chi avrà la possibilità di occupare il centro sportivo con tutta la rosa; noi no, sicché dovremo occupare un hotel, di cui sarà, penso impossibile, controllare ogni membro dello staff. Saremo in una sorta di bunker diciamo. Tutti noi abbiamo da pensare alle nostre famiglie, e vorremmo ripartire solo quando il rischio sarà azzerato. Gli argentini a Firenze? Innanzitutto ti ricordano e dicono sempre "Batistuta". Ultimamente è stato spesso a Firenze, anche alla vigilia del suo 50 esimo compleanno. Astori? La sua fascia trasmette qualcosa di molto forte. A marzo 2018 è successa una tragedia. Eravamo un gruppo estremamente coeso, e ci siamo domandati come avremmo potuto reagire, coinvolgendo ovviamente anche mister Pioli. Nel giro di circa 8 mesi ho vissuto un completo stravolgimento: catapultato in un nuovo mondo, in Italia, con una lingua diversa e un contesto anche calcisticamente diverso, e sono diventato capitano, anche con Badelj che andò alla Lazio. Cerchiamo di tenere vivo il ricordo di Davide. Il mio futuro? Niente titoli per i giornali di domani."
ALLENAMENTI COLLETTIVI, Ancora nessuna decisione
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