Curva Fiesole (ph.FiorentinaUno)
Curva Fiesole (ph.FiorentinaUno)

Intervenuto al Corriere dello Sport, Alberto Polverosi ha detto la sua in merito all'ennesima prestazione opaca della Fiorentina contro una squadra medio-piccola in questa stagione: 

Polverosi analizza il brutto pareggio della Fiorentina

Siamo alle solite. Se per vincere una partita è necessario attaccare, alzare il ritmo, pressare, insistere, giocare veloce, far valere la propria tecnica, creare e inventare, per la Fiorentina diventa complicato. Non vorremmo tornare all'analisi di Marin Pongracic, difensore della nazionale croata che dopo la sconfitta contro il Como a febbraio aveva spiegato: "Forse per noi è più facile quando l'altra squadra fa la partita, stiamo bassi e stretti e riusciamo a ripartire in contropiede, soffriamo quando dobbiamo fare noi la partita".La domenica dopo a Verona (altra sconfitta) Pongracic rimase fuori squadra. Non correndo questo rischio, non possiamo che concordare con le parole del croato.

Marin Pongracic
Marin Pongracic

L’analisi del Corriere dello Sport

Nonostante i sei cambi rispetto all'impegno di Conference, la squadra di Palladino non ha superato la stanchezza fisica e mentale, confermando le proprie difficoltà nel trovare soluzioni contro squadre che pensano prevalentemente a difendere. Ormai questo è un limite cronico che compromette le ambizioni europee della Viola.  Nemmeno gli ingressi di Adli, Richardson, Folorunsho e Beltran hanno scosso la gara. Gudmundsson e Beltran forse avrebbero dovuto giocare insieme nell'ultima parte di gara per provare a trovare la rete. Lo 0-0 finale è lo specchio fedele di una partita bloccata, segnata più dalla tattica che dal gioco.

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