A quasi un anno dal suo arrivo Commisso ha trasformato profondamente la Fiorentina. A partire dalla comunicazione.

6 giugno 2019. Una data indimenticabile, uno spartiacque, una cesura netta rispetto alla Fiorentina di ieri. Poco dopo le 15:00 di un pomeriggio assolato sbarca il nuovo proprietario della Fiorentina. Ha già una cravatta viola, poi qualcuno gli dona una sciarpa con su scritto "Fiorentina". Le sue prime parole raccontano già la sua storia: "Chiamatemi Rocco!" È un italiano, immigrato negli USA dove ha fatto fortuna con le telecomunicazioni e che torna da Broccolino a Firenze. A quasi un anno dal suo approdo Rocco Commisso ha inciso profondamente sulla squadra, sulla città e anche su tutto il sonnacchioso calcio italiano. Il vulcanico presidente Rocco ha subito conquistato i tifosi viola, tra foto, selfie, sfuriate contro la Juventus. Messaggi pochi ma chiari: "Fast fast fast" circa lo stadio e le infrastrutture, rispetto per Firenze quando la squadra è stata defraudata da evidenti errori arbitrali. È un presidente altro rispetto agli algidi Della Valle, non pirotecnico come Vittorio Cecchi Gori ma in piena sintonia con il cuore viola di Firenze. A questo si è accompagnato un cambio di passo sui social network dove la Fiorentina ha iniziato a macinare come le grandi di Serie A. Prima erano utilizzati stancamente, come appendice. Adesso hanno trovato una propria centralità e oltre a rilanciare le notizie ne creano di nuove. A Facebook sfonda quota 2 milioni di follower, Instagram marcia spedita verso i 700 mila, Twitter è diventata un'agenzia digitale dinamica raddoppiata da un profilo in inglese nato per proporsi al mercato americano. Ultimamente si è aggiunta pure la piattaforma di live streaming Twich dove si possono seguire le partite degli eSports (altra intuizione commissiana). Alla base di questa svolta c'è anche la scelta di Riccardo Nasuti, già capace rendere la Roma completamente social, come Digital Manager. Questa nuova strategia sta ricongiungendo Firenze alla Fiorentina. Lo dimostra il successo prima della campagna "Questa è Firenze" per gli abbonamenti perché senza una base affiatata di pubblico non si può fare nulla e poi di "Forza e Cuore" per raccogliere fondi durante la pandemia di Coronavirus. Proprio in quest'ultima Commisso è riuscito a coinvolgere anche la comunità italo-americana e lo testimoniano le donazione di Mediacom, Newsmax, Discovery Inc., AMC Networks e infine della Francesco and Mary Giambelli Foundation. Lanciata il 17 marzo in nemmeno un mese ha superato di oltre 300mila euro l'obiettivo iniziale di 500mila euro. Per fare un paragone la Roma è a 543.926 euro ma ha iniziato un mese fa, la Juventus (iniziata il 17 marzo) è su 458.398 euro. Uno scudetto della solidarietà tutto viola.
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