Italiano in difficoltà, si è davvero rotto il giocattolo?
Tra le pagine de La Nazione leggiamo l'opinione del giornalista Stefano Cecchi sul momento no della Fiorentina e sulla situazione di difficoltà di Italiano
Sulle pagine de La Nazione in edicola troviamo questa mattina le parole del giornalista Stefano Cecchi riguardo l'allenatore della Fiorentina Vincenzo Italiano e del momento difficile che sta attraversando la squadra gigliata.
Le difficoltà di Italiano
“Ed arriviamo così al tecnico Vincenzo Italiano, l’uomo nel mirino. Non c’è dubbio che era stato lui a consegnare alla squadra quel carattere e quell’intensità. Ma non c’è nemmeno dubbio che oggi anche lui si sia smarrito e sia un un uomo in difficoltà. Un nocchiero isolato da tutti, che sembra aver perso la bussola e dentro la tempesta non trova più la rotta. Non è per la verità la prima volta che accade. Lo scorso anno proprio di questi tempi, dopo l’ennesimo deludente 1 a 1 casalingo con l’Empoli (ci salvò Cabral all’85°) la Fiorentina andò a Verona convinta di doversi giocare la quota salvezza. Era il 28 febbraio. Da lì partì invece un ciclo vincente inaspettato e clamoroso. La domanda è semplice: ci sono oggi le condizioni per sperare di ripetere quell’impresa oppure il logorio del calcio dentro la squadra e fra squadra, tecnico e dirigenza ha rotto il giocattolo rendendolo irreparabile? Chi scrive non ha risposte certe ma tanti dubbi”.
Le parole di Stefano Cecchi sulle scelte di Italiano in Empoli-Fiorentina
“Italiano? Oggi non lo difenderò, non mi ha convinto per niente. Ho paura che sia sprofondato nella confusione calcistica di molti. Credo che la Fiorentina abbia smarrito quella che era la sua forza più grande, l’entusiasmo, quella “magia” che ti fa andare oltre l’ostacolo. L’impressione passata dopo il mercato è che alla società non interessi fare uno step verso l’alto, ma che vada bene cosi. Empoli? È battezzata dal “io ci credo”, cosa che a Firenze al momento non è di casa. Da quando è arrivato Nicola i giocatori hanno cambiato mentalità, anche se son sempre gli stessi".