Intervento di Cesare Calamai presidente dell'AIAC Firenze.

Cesare Calamai, presidente dell'Associazione Italiana Allenatori Calcio (AIAC) Firenze e direttore tecnico del Firenze Sud, interviene sui temi del momento. Dal lato della tua esperienza alla guida di AIAC Firenze, come vedi l'applicazione del protocollo? Queste norme rischiano di bloccare il calcio? "Sicuramente una giusta modalità visto la pandemia ma chiaramente di non facile applicazione anche per i costi che le società dovrebbero sostenere. Il calcio fortunatamente continuerà, come e quando lo sapremo fra alcuni giorni, ci vorrà del tempo per adeguare le nuove disposizioni". Per gli allenatori non dev'essere stato un periodo semplice. Come hanno continuato a lavorare? Che opinioni si sono fatti sulla ripresa? "Come tutti gli appassionati di calcio è stato duro. A livello dilettantistico gli allenamenti sono stati immediatamente sospesi e a tutt'oggi si aspettano notizie per la ripresa che prevedo purtroppo non prossima". Come si può conciliare il distanziamento con gli allenamenti? "Questa modalità la vedo veramente difficile da applicare, perché il calcio è uno sport collettivo e anche nella parte atletica non sempre è possibile mantenere le distanze per non parlare poi dell'allenamento tecnico-tattico". Le società sportive soffrono tanto per la crisi. Come si sta riorganizzando il Firenze Sud in vista della ripresa? "Grazie al grande entusiasmo che ci circonda, abbiamo già fatto in videoconferenza due riunioni con i responsabili tecnici delle squadre con i relativi dirigenti, tutto è pronto, attendiamo solo un segnale dalla Federazione". Da tifoso viola quale sei come giudichi questa prima stagione di Commisso? "L'uomo giusto al momento giusto! Grande personaggio pieno di carisma, di entusiasmo e soprattutto intelligente nel saper entrare nel cuore dei tifosi, cosa non facile".
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