Intervenuto ai microfoni di
Radio Bianconera, nel corso di ‘Terzo Tempo’, l’ex attaccante
Alessandro Matri ha parlato della recente decisione presa di ritirarsi dal calcio giocato, tornando anche sul periodo trascorso alla Juventus: “Il ritiro? Ero partito con delle motivazioni alte, volevo rimettermi in gioco. Ho vissuto delle situazioni che non mi sono andate bene a Brescia. Quando non giochi a 36 anni fai fatica ad entrare in condizione. Dopo aver rescisso il contratto, ho preso la decisione di lasciare il calcio. È stata una scelta ponderata, anche perché le motivazioni sono venute un po’ a mancare. Per il momento non ho ripensamenti, sono convinto della mia scelta”.
Su una possibile carriera da allenatore: “Per il momento non è un mio obiettivo. Io sono convinto che certe decisioni si prendono strada facendo. Mi piacerebbe restare nel mondo del calcio, questo però non vuol dire però che uno che abbia giocato a pallone sappia come stare in quel mondo. Ho comunque tanta voglia di imparare cose nuove”.
Sulla lotta Scudetto: “Credo che le sorti del campionato possano cambiare un po’ con questa sosta. Aumenterà il fattore tecnico come discriminante. La Juve resta favorita per la qualità della rosa, superiore a tutte. La Lazio non credo mollerà e l’Inter ha un allenatore come Conte, che conosciamo tutti”.
Lo riporta TMW.