L'ex attaccante della Fiorentina Roberto Baggio è intervenuto in una lunga intervista a Esquire. Il Divin Codino si è lasciato andare anche con alcuni ricordi riguardanti il suo periodo a Firenze.

Ecco le sue parole: “A 18 anni, a Firenze, dopo l’intervento ho pensato di smettere. Mi dicevano “forza ancora 15 giorni e torni in squadra”. Poi passavano 15 giorni e mi dicevano “dai ancora due settimane”. Ogni volta decidevo di smettere ma per una notte, il mattino dopo mi svegliavo e tornavo a fare gli esercizi. Così sono passati due anni”.

Un gol che ricordi più degli altri, al di là dei più famosi
"Lo segnai in Coppa Italia con la Fiorentina, a Licata, saltando due volte il portiere e un paio di avversari, tutto in pochissimo spazio, al limite dell’area piccola. Segno e mi vengono ad abbracciare i compagni, ma tutto lo stadio applaude. Torniamo a metà campo e continuano ad applaudire, tutti i tifosi, il sindaco, una cosa pazzesca. Hanno applaudito forse un minuto e mezzo senza fermarsi, io quasi non capivo".

Una maglia scambiata che conservi gelosamente
"Non posso sceglierne una. Io ho giocato contro Van Basten, un fenomeno, contro Maldini, contro Baresi, contro Ronaldo, contro Maradona. Avrò 500 maglie al piano di sotto. Che campioni. Poi ora il regolamento è molto più a favore degli attaccanti. Ai nostri tempi quando battevi una punizione la barriera era regolarmente a 5 metri, i difensori non venivano nemmeno ammoniti per interventi per cui oggi ti beccheresti un Daspo. Quante botte che abbiamo preso".

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