Ha parlato ai taccuini de La Gazzetta dello Sport l’immunologa Antonella Viola, professore Ordinario di Patologia Generale presso il Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Padova. La docente, nell'intervista pubblicata sull'edizione odierna della rosea, ha rilasciato alcune dichiarazioni sull'attuale momento che sta vivendo l'Italia intera con l'aumento dei contagi da covid-19, con un particolare focus applicato al calcio: "Andando in giro per le città non possiamo non notare ancora assembramenti davanti ai locali e gente che chiacchiera a una spanna di distanza. Così il virus non fa che diffondersi e se la tendenza non cambierà, se non verranno rispettate la misure decise dal governo e quelle che arriveranno in seguito, in un paio di mesi la situazione sarà molto problematica in tutte le terapie intensive del Paese. I calciatori probabilmente si sentono tutelati dai tamponi fatti. Ma sbagliano! Quel test ti dice solo che in quel momento esatto non hai il virus, ma per quanto si possa fare attenzione ai contatti, non è assolutamente detto che non si diventi positivi nel giro di poche ore. Quindi anche in ritiro, anche in un ambiente apparentemente sano, devono tutti indossare le mascherine e mantenere il distanziamento sociale. Pure a tavola..."
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