La Fiorentina l'ha onorata nel peggiore dei modi, perdendo con un secco 3-0 ai danni del Napoli campione d'Italia in carica. Ma a proposito di Supercoppa, il portale Calcio e Finanza ha analizzato il valore di mercato tra quella Italiana e quella spagnola. 

Un format nuovo ma identico

Il format messo in atto per la prima volta in Italia (e forse l'ultima) è lo stesso che si adopera in Spagna: cioè quello delle final four, e accordo simile con Sela Sport (azienda di marketing saudita di proprietà del fondo PIF) di quattro edizioni in sei anni nel nostro paese e di sei anni in Spagna. C'è una differenza però sostanziale. La competizione si è disputata a Riyad per una questione prettamente economica che però è dalla Supercoppa Spagnola costata il doppio rispetto a quella italiana. La Supercoppa italiana ha permesso alla Lega Serie A di incassare un premio totale di circa 23 milioni di euro, mentre il trofeo spagnolo ha messo nelle tasche della federazione iberica circa 40 milioni.

L'appeal fa la differenza

La differenza sta nella presenza praticamente certa ogni anno di squadre blasonate e conosciute come Barcelona e Real Madrid. Negli ultimi 20 anni infatti soltanto in tre occasioni lo scudetto non è finito nella bacheca del Bernabeu o del Camp Nou, e nello stesso periodo dieci volte La Copa del Rey non è andata ad una di queste due squadre. In Italia la musica cambia con il rischio di vedere non solo le big (Juventus, Milan e Inter) ma anche le altre squadre che fanno parte delle 7 sorelle del nostro campionato come (Fiorentina, Lazio, Napoli, Roma e negli ultimi anni anche l’Atalanta).

Vista la risposta poco calorosa del pubblico arabo, soprattutto per Napoli-Fiorentina che si è giocata in uno stadio semivuoto, De Siervo sta pensando di tornare alla gara secca o dio spostare per le prossime edizioni la Supercoppa negli Stati Uniti.

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