Ebbene si, ci risiamo, come si evince dal titolo di questo editoriale dopo appena tre gare di campionato ed un bottino di una vittoria e due sconfitte torna in bilico il futuro di Beppe Iachini, confermato dalla stessa Fiorentina al termine della tribolata stagione 2019/2020.  Già dopo la sfida contro la Sampdoria erano uscite le prime indiscrezioni che raccontavano di una dirigenza non soddisfatta della prova messa in scena dai viola contro i blucerchiati, ritenuta un grosso passo indietro rispetto alla bella gara disputata a San Siro contro l’Inter. Negli ultimi giorni a queste prime crepe, che Pradè nella consueta conferenza stampa di fine mercato ha provato a nascondere, si sono aggiunte le voci di un possibile interessamento della Fiorentina nei confronti di Maurizio Sarri. Il tecnico toscano, che starebbe trattando la risoluzione del contratto ancora in essere con la Juventus, rappresenterebbe certamente un’opzione di indiscutibile livello anche se comporterebbe già le prime riflessioni sulla progettazione della stagione in corso da parte dei vertici gigliati. Parliamoci chiaramente, la decisione di andare avanti con Iachini aveva sorpreso un po’ tutti il giorno dell’annuncio lo scorso 30 Luglio poiché era ormai opinione diffusa che la stessa dirigenza stesse pensando di cambiare rotta in sella alla guida tecnica dei viola per provare un rilancio nelle zone Europee con un tecnico che, senza nulla togliere al buon Iachini, avesse un curriculum adatto alla sfida. Assodato il fatto che la scelta era stata fatta nel segno della continuità ci si aspettava una protezione maggiore nei confronti dell’allenatore ex Empoli, Palermo e Sassuolo rispetto a quanto invece sta trapelando in queste ore. La stessa notizia che Di Marzio ha  rivelato in negli ultimi giorni, ossia che la Fiorentina avrebbe provato seriamente ad ingaggiare Daniele De Rossi, contattando addirittura il Presidente del Consiglio per permettergli di ottenere il patentino, delegittima ulteriormente la figura di Iachini che ora più che mai viene percepito come un ripiego da stampa e tifosi. Il rischio che queste voci possano condizionare l’inizio di campionato dei viola c’è e, seppur una sostituzione tra l’attuale guida tecnica e Sarri non possa far altro che innalzare il livello della qualità tecnica al comando della rosa gigliata, cambiare idea dopo poco più di due mesi dal rinnovo del contratto dello stesso Iachini darebbe un segnale di improvvisazione che certamente non lascerebbe tranquillo il popolo viola. Ecco perchè nel caso in cui le voci che stanno circolando, e che ci fanno restare ovviamente ancora nell’ambito delle ipotesi, dovessero continuare ad aumentare il proprio eco mediatico, sarebbe inevitabilmente richiesto un intervento dello stesso presidente Rocco Commisso in difesa di quella che è sembrata sin da subito essere soprattutto una sua scelta. 
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