All'anagrafe di nome fa Gennaro Ivan, per tutti nel mondo del calcio è Rino Gattuso. La Fiorentina ha scelto la sua nuova guida, sarà lui a sedere sulla panchina viola. Campione del mondo nel 2006,  13 anni in maglia rossonera costellati da successi e vittorie, una Coppa Italia, due Campionati, due Supercoppe italiane, due Champions League, due Supercoppe Uefa e una Coppa del mondo per club FIFA. Poi la carriera da allenatore, prima il Sion in Svizzera, poi in Serie B con il Palermo, l'esperienza all'Ofi Creta in Grecia, un anno dopo approda a Pisa in Lega Pro e poi il ritorno a casa a  Milanello prima come allenatore della Primavera ed in seguito come allenatore della prima squadra del Milan dove chiude la stagione al quinto posto mancando la Champions League per un solo punto. Nel 2019 diventa il nuovo allenatore del Napoli. Domenica Aurelio De Laurentis dopo due stagioni con un tweet saluta e ringrazia il tecnico di origini calabresi. Oggi l'annuncio dell'approdo di Rino in riva all'Arno. Gattuso è tutto questo, ma forse è anche di più. Con il DNA del vincente ci nasci, non puoi acquisirlo. La scelta migliore per distacco, senza nulla togliere ai vari De Zerbi, Juric o Italiano o a gli stessi Fonseca e Garcia di cui tanto si è parlato in questi giorni ma Gattuso rappresenta l'uomo giusto nel momento giusto ma soprattutto nella piazza ideale. Firenze si prepara ad accogliere il prescelto, colui che avrò il compito di risollevare le sorti ed il blasone di una squadra e di una città ricca di storia, di autenticità e di vittorie che da troppi anni è ai margini del calcio che conta. Un corte spietata e vincente quella che Rocco Commisso e la società viola hanno messo in campo sbaragliando la concorrenza. Sì, perchè la Fiorentina voleva Rino a tutti i costi ed il patron viola si è esposto personalmente per garantire un progetto tecnico che potesse coincidere con le volontà del nuovo allenatore gigliato. Il valzer delle panchine che si era innescato da qualche giorno aveva provocato nelle ultime ore grandi perplessità sul suo arrivo, qualcuno ha scritto preferisse la Lazio ma entrambe le parti non sono mai state lontane. Una società forte e solida che è andata dritta verso il suo obiettivo. Firenze e la Fiorentina respirano un'aria nuova, un uomo diretto, con un'idea di calcio chiara, un comunicatore nel bene e nel male. L'asticella torna ad alzarsi, portare nel capoluogo toscano un allenatore che ha sfiorato la Champions è una chiara inversione di marcia con un rilancio importante da parte del Presidente, ciò che può far cambiare direzione al futuro. Benvenuto Rino, finalmente Firenze può tornare a sognare. Alfredo Verni Direttore Fiorentinauno.com
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EX PISA, Lisuzzo: "Gattuso? Allenatore straordinario"

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