Anche Davide Frattesi, centrocampista del Sassuolo, ha parlato ai microfoni di SportWeek. Ecco le sue dichiarazioni in merito a numerosi temi: 

Scamacca?
"Era alto e buono ma quando si arrabbiava era meglio stargli lontano visto che era già il doppio di noi. Lui perde la calma quando gli fanno un’entrata brutta. Dovrebbe succedergli più spesso perché in quei casi tira fuori sempre il meglio. Lo capiscono anche i difensori, che alla seconda palla gli stanno alla larga. Incontro? Eravamo piccoli, poi volevo inseguirlo. Ogni volta che cambiava volevo raggiungerlo. Siamo entrati sin da subito in sintonia. Alla base di tutto c’è il rispetto reciproco, non abbiamo mai litigato e ora abitiamo pure assieme. Tre aggettivi per descriverlo? È un buono, ma lo è veramente al di là delle etichette e stronzate del genere, non c'è paragone tra lui e alcuni che passano per buoni. È ambizioso perché sa quello che vuole ed è determinato".

Playstation?
"Io mi diverto a far arrabbiare Gianluca, lui dice che sono scarso ma puntualmente perde. Io prendo sempre City o Milan. Lui cambia spesso perché non riesce a vincere".

Il Sassuolo?
"Mi hanno dato grande fiducia. Da parte del club e di mister Dionisi. In estate non eravamo sicuri di restare, lui ha detto chiaro di voler puntare su di me e lo ha dimostrato. Salto? Sicuramente meglio giocare, poi dopo due o tre anni fatti bene sei pronto per le grandi. Scudetto? Dico l’Inter".

Idolo?
"Da piccolo non è che il calcio mi facesse impazzire. Giocavo a tennis e il mio idolo era Federer. Facevo due giorni a settimana tennis e tre calcio. Poi arrivò il momento di scegliere e decisi per il calcio perché mi piaceva stare in gruppo. Nel mio ruolo oggi il più forte è De Bruyne, senza ombra di dubbio". 

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