Si avvicina la 31^ giornata di Serie A e la sfida della Fiorentina contro il Sassuolo è ormai alle porte. La squadra di Iachini, che affronterà oggi alle ore 18.00 i neroverdi guidati da De Zerbi, dovrà assolutamente provare a portare a casa punti salvezza. Ad imporlo infatti è il calendario che da qui al termine del campionato porterà il club gigliato a dover affrontare tre delle prime sette in classifica ossia, Juventus, Lazio e Napoli, e ad avere uno scontro diretto salvezza che si preannuncia infuocato contro il Cagliari, attualmente terzultimo e a otto distanze dai viola. Saranno dunque decisive le gare come quella di oggi, ma anche come quella che è in programma per il prossimo turno infrasettimanale contro il Verona e quella della 34^ giornata contro il Bologna. Teoricamente dovrebbero bastare altri sette/otto punti per raggiungere il traguardo salvezza e in tal senso riuscire a costruirsi un bel tesoretto nei prossimi due impegni non sarebbe affatto male... Passiamo adesso a parlare di un tema che il tecnico della Fiorentina, Beppe Iachini, continua a tirare fuori ciclicamente da quando siede sulla panchina viola, ovvero sia quello legato alla mancanza di tempo per poter lavorare con la squadra. Ora, se questa “attenuante” poteva essere valida e accettata lo scorso anno, quando Iachini arrivò in corso d’opera trovandosi una squadra non costruita per lui e potendo lavorare poco, a causa anche dell’arrivo del Covid e del Lockdown nazionale che ha fermato il calcio, adesso si fa davvero fatica a comprenderla. L’attuale allenatore viola ha infatti avuto tutto il tempo necessario per lavorare visto che dalla fine dello scorso campionato all’inizio di questa nuova stagione è rimasto alla guida della Fiorentina, ottenendo la riconferma di Commisso e avendo la possibilità di incidere sulla squadra partecipando attivamente alla campagna acquisti e richiedendo anche alcuni singoli, uno su tutto Callejon, ma precedentemente anche Duncan, entrambi utilizzati con il contagocce sul campo. Di tempo Iachini ne ha dunque avuto a sufficienza ed è proprio stato il passare delle settimane a remare contro l’ex tecnico di Palermo e Empoli che ha mostrato in questi mesi tutti i suoi evidenti limiti. Concludiamo l’avvicinamento alla sfida contro il Sassuolo, avversario ostico e dalle grandi qualità tecniche e di palleggio, analizzando una tematica che riguarda il futuro della Fiorentina, ossia quella legata al tanto discusso rinnovo del contratto di Vlahovic. L’attaccante serbo è arrivato a quota quindici gol in campionato e su di lui come era ovvio che fosse si sono scatenate le più svariate ipotesi di mercato: dalle piste italiane che portano a Milan e Roma a quelle estere che parlano di un Borussia Dortmund interessato al bomber viola come attaccante ideale per sopperire all’eventuale partenza di Haaland. Tutto preventivato e soprattutto preventivabile, l’importante però adesso sarà non solo non ripercorre la stessa strada intrapresa con Chiesa, ma dimostrare con i fatti le ambizioni della società. Se verrà infatti costruita una squadra ed un progetto all’altezza anche il nodo Vlahovic potrebbe sciogliersi di conseguenza, altrimenti tanto vale rinunciare (a malincuore) al serbo ed incassare una cifra importante da reinvestire immediatamente sulla prossima campagna acquisti. Il passato come detto insegna che i giocatori contro voglia è meglio non trattenerli....
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