Le settimane dopo ferragosto, ossia le ultime due che precedono la chiusura del mercato estivo, sono notoriamente le più intense e infuocate di tutta l’intera sessione. Non c’è nulla da fare ogni anno è così, nonostante i mesi a disposizione per effettuare cessioni e acquisti siano in sostanza tre, ci si trova sempre all’ultimo per risolvere le questioni più delicate e importanti. Quest’anno poi, con le disponibilità economiche dei club Italiani ridotte all’osso, la situazione si è accentuata ancora di più, con quasi tutte le squadre che hanno atteso Agosto per acquistare a prezzi “scontati”.

In casa Fiorentina in particolare sembra di rivivere quanto successo già due estati fa, quando la stagione iniziò con un Chiesa, punta di diamante della rosa di allora, in bilico tra cessione e permanenza. Ebbene stavolta sembra essere il turno di un altro promettente talento, perché fino a prova contraria di campione ancora non possiamo parlare, come Dusan Vlahovic. Il futuro del serbo è il nodo principale che tiene in apprensione un’intera tifoseria, quella viola, che non vorrebbe perdere il proprio giocatore di punta a 12 giorni dal gong finale.


Commisso in tal senso ha speso parole importanti negli ultimi giorni  per rinsaldare la posizione del serbo all’interno della rosa gigliata, ma ha anche inevitabilmente tenuto aperto la porta ad una possibile cessione per cifre monster (“100 milioni o giù di lì). Cifre che purtroppo i top club europei, nonostante una pandemia in corso che ha danneggiato economicamente anche il calcio, si possono tutt’ora permettere, soprattutto in Premier.

Inutile dunque nascondere come se arrivasse da Manchester City, Atletico Madrid o Tottenham un’offerta addirittura superiore ai 60 milioni di euro più 10 di bonus già inviata dai “Colchoneros”, la cessione di Vlahovic sarebbe praticamente automatica. E permettetemi di dire anche giusta.

Dusan è infatti un attaccante già forte e dal futuro ancora più roseo del presente, ma rifiutare una tale cifra per un giocatore alla prima stagione in doppia cifra, sarebbe una follia. Il problema semmai come nel caso di Chiesa si pone per quanto riguarda il mercato che verrà fatto con i soldi della cessione del serbo. Ai tempi infatti con la scusa del poco tempo rimasto (la cessione di Chiesa arrivò infatti a ridosso della chiusura della campagna acquisti) si decise di puntare su uno svincolato di “lusso” come Callejon, ancora oggi oggetto misterioso, andando di fatto ad indebolire e non di poco la rosa viola. Ecco oggi un’altra mossa del genere non sarebbe accettabile. La decisone sul futuro di Vlahovic, in un senso o nell’altro, è giusto che arrivi il prima possibile, altrimenti ci si ritroverà nuovamente con l’acqua alla gola….


Concludiamo con una piccola ma importante chiosa su Nikola Milenkovic. In giornata è infatti arrivato il tanto atteso, e per lunghi tratti insperato, rinnovo del giovane pilastro difensivo viola. Il giocatore infatti dopo le trattative non decollate con West Ham e Wolverampthon, resterà ancora a Firenze, e, rinnovando fino al 2023, traccia per la prima volta una strada diversa da quella che in tanti, non solo alla Fiorentina (basti pensare al caso Donnarumma-Milan), hanno percorso in tempi recenti. Lo stesso Vlahovic adesso è avvertito…..

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