ll giornalista di SkySport, Marco Bucciantini, in collegamento con Radio Bruno, ha detto la sua in merito ad alcuni temi attuali in casa Fiorentina.

ll lavoro di Palladino alla viola

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Palladino e Commisso (CREDITI ACF FIORENTINA)

La conoscenza di un gruppo nuovo, con un allenatore nuovo, fa parte dei tanti cambiamenti che la Fiorentina sta subendo. Dopo la partita contro la Lazio sono state poi prese delle scelte importanti, tra cui quella relativa al capitano e vice capitano, che erano Biraghi e Quarta. Palladino, ripeto, ha dovuto delle scelte. Quello che mi è piaciuto domenica è stata la voglia di protagonismo che la Fiorentina ha avuto nella metà campo avversaria: molto nasce dalla crescente conoscenza tra quello che chiede l’allenatore e le risposte di chi va in campo. Tanto dipenderà anche da come gioca Moise Kean, l’ex Juve sta trascinando dietro di se i compagni. Con il Milan i protagonisti della serata sono stati i nuovi: Gudmundsson, Adli, Kean e De Gea, quei giocatori che la Fiorentina ha preso per fare il salto di qualità vero.

La pace tra Kean e Gudmundsson

Dopo gli episodi sul dischetto contro la Lazio credo che tra i due alla fine ci sia stato un tacito accordo. Il fatto che Kean abbia sbagliato il rigore domenica, porta chiarezza per il futuro. Sono comunque dell’idea che quello che è successo domenica al Milan è molto peggio di quello successo ai nostri, lì c’è stato un doppio atto di subordinazione: prima Theo e poi Tomori hanno escluso Pulisic dalla possibilità di tirare il rigore, e questo ha fatto arrabbiare Fonzeca. Palladino invece ha potuto raccontare tutto con molta piu tranquillità, non solo perché ha vinto, ma perchè tra i due adesso c’è serenità. I rigori non li tira chi se la sente, non è mai esistito.

 

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