Italiano: "Lazio? Se la portiamo a casa è tanta roba. Vlahovic.."
Alla vigilia di Fiorentina-Lazio (in programma per domani alle ore 20:45), ecco le dichiarazioni di Vincenzo Italiano in conferenza stampa
Conferenza stampa di Vincenzo Italiano; ecco le domande poste dai giornalisti e le risposte dell'allenatore della Fiorentina:
Quali sono i criteri di scelta per il reparto offensivo?
Piatek e Cabral sono di livello assoluto, sono due attaccanti pure. Piatek è un uomo d'aria, mentre Cabral è capace di fare gol in tutti i modi, lega il gioco essendo brasiliano. Il più veloce ad entrare negli schemi avrà più possibilità, ma diamogli tempo. Piatek è qua da qualche settimana, ma entrambi vengono da un modo di giocare diverso. Abbiamo calma, ma non troppo; abbiamo bisogno di finalizzatori e del loro guizzo. Abbiamo perso il finalizzatore ma abbiamo due giocatori che vogliono mettersi in mostra ed a disposizione della Fiorentina.
Quanto è importante la vittoria domani?
Dopo le soste le partite sono meno prevedibili. Ora abbiamo fatto 15 giorni con 12 o 13 elementi. I nazionali sono arrivati ieri, ma non ci piangiamo addosso e non è un alibi. Ora sarà un rebus, ma vogliamo mettere in difficoltà la Lazio, che è allenata benissimo ed è tra le più forti del campionato. Se la portiamo a casa è tanta roba; giochiamo in casa, in cui ci esprimiamo in maniera eccellente.
Dal punto di vista tattico, la Fiorentina ha sempre avuto un bel gioco, sia individuale che collettivo. Chi tra Piatek e Cabral assomiglia a Vlahovic?
Sin dal ritiro, con chi ha iniziato a lavorare quest'anno , così come Vlahovic, abbiamo dovuto lavorare duro per inserire qualche meccanismo che ancora non aveva. Succederà così anche Cabral e Piatek. Li metteremo subito nelle condizioni di mettersi a loro agio, e daranno una mano alla squadra ed all'allenatore adattandosi. Per caratteristiche può assomigliare maggiormente Cabral a Vlahovic: esce dall'area, lega il gioco. Piatek è anche un'alternativa; negli ultimi 16 metri si muove bene, è utile per le palle inattive. Abbiamo giocatori nuovi con caratteristiche simili a chi non è più alla Fiorentina. Loro due sono nuovi ed arrivano da un gioco diverso.
Piatek dal primo minuto o Cabral?
Dobbiamo valutare entrambi e cercare di fare le scelte migliori. Vedo voglia di far bene e di entrare in sintonia coi compagni. Abbiamo queste due opzioni; daranno l'anima, non vedono l'ora di entrare in una squadra che fino a questo momento ha fatto sempre bene. Loro due sono chiamati a finalizzare quello che abbiamo costruito. Avranno voglia e smania di fare subito bene.
Domani sarà la partita della rivincita del gruppo? Come sta lo spogliatoio?
La squadra è convinta del lavoro che stiamo facendo, fa progressi col tempo, cresce, sa che lavorando bene possiamo toglierci delle soddisfazioni. Abbiamo perso un compagno di squadra, il finalizzatore concreto e decisivo per il nostro gioco ma andiamo avanti con forza ed unione. Siamo convinti della nostra forza; nessun problema, siamo uniti. La squadra ha grande stima in sé stessa; è unita. Arrivano due giocatori forti (Piatek e Cabral), andiamo avanti a testa alta.
Quanto è rimasto sorpreso dalla cessione di Vlahovic?
Non ero estraneo a questa situazione che andava avanti da tanto tempo; si è conclusa in questo modo ed io posso solamente mettere dentro e cercare di non far rimpiangere chi è andato via. I nuovi mi danno fiducia, sanno che vengono in una piazza straordinaria, in una squadra in cui le cose stanno andando molto bene. Non ci saranno problemi, è tutto tranquillo; lavoriamo forti alla vigilia di un test difficile.
Per ora chiede molto di più agli esterni? Come sta Nico Gonzalez?
Per me gli esterni sono due attaccanti, anche se ad oggi non hanno fatto molti gol. Speriamo di aumentare la finalizzazione degli esterni, i quali saranno in grado di segnare più reti e fornire più assist. I gol arriveranno, vedo i progressi, e mi auguro di vedere più presenza in zona gol. Nico Gonzalez è arrivato, penso stia bene ma non al cento per cento.
Ha parlato con Commisso dopo la cessione di Vlahovic?
Sì, abbiamo chiacchierato; era molto disteso. Quando parla con me, col capitano, con la squadra c'è molta vicinanza, molta carica e voglia. Stiamo lavorando alla grande, dobbiamo continuare così. L'ho visto carico e concentrato, c'ha spronato a continuare così. Commisso è orgoglioso di noi, è felice.
Amrabat è il vice Torreira adesso? Dopo la partenza di Pulgar
Sì, ora lui e Lucas sono i playmaker della squadra. Amrabat può farlo, anche in questo girone d'andata, soprattutto subentrando, ha dato una grande mano alla squadra. È molto fisico, ma deve giocare più in verticale il pallone. Sono convinto che crescerà tanto.
Si sente tradito dalla partenza di Vlahovic?
Vlahovic? Ci parlavo di questioni di campo, per aggiustare magari i suoi movimenti in campo. Non ho mai affrontato con lui le vicende societarie. Il nostro rapporto era calcistico, stop, solo questo.
Ora quanto punterà su Sottil?
Stavo per nominarlo prima: sono convinto che sia una questione di convinzione. Quando sei più sicuro di te le percentuali realizzative aumentano. Nel girone d'andata lui, Saponara, Callejon, Nico e anche Ikonè in futuro, potranno aumentare il numero dei gol, e potremo indirizzare meglio le partite. Dipenderà dalla loro freddezza in campo. Sottil è in crescita, e se indice possiamo trarne molto vantaggio.
Rinnovo? Sintonia con Pradè? Sposa le sue dichiarazioni?
Lavoriamo da sei mesi ottenendo risultati importanti. A Firenze mi trovo tanto, troppo bene, e mi sento bene a lavorare qua. Alla Fiorentina c'è gente che lavora 24 ore su 24. Sposo in pieno le dichiarazioni del direttore. In futuro vedremo come si evolverà la situazione.
Chi batterà i rigori?
Abbiamo tre/quattro rigoristi, quindi non mi metto a discutere su chi lo batte in partita; dipende in quel momento chi se la sente di più, tra Cabral, Piatek, Biraghi. Abbiamo un bel po' di tiratori e possiamo stare tranquilli, abbiamo aggiunto a gennaio due tiratori molto freddi.