Cesare Prandelli, ex allenatore della Fiorentina ha rilasciato stamani un’intervista a Il Tirreno durante la quale è tornato su alcuni momenti vissuti nell’esperienza a Firenze: “Gli ultrà, se togliamo quel tre per cento di violenti o di delinquenti, sono persone straordinarie. Quando ero alla Fiorentina organizzavano collette per bambini che dovevano farsi operare in strutture specializzate o per le famiglie indigenti. Anche noi spesso partecipavamo ed era una cosa spontanea, per loro ancor di più. Il nostro calcio si è allontanato dalle persone ma dovremo tornare indietro. Luca Toni, quando dalla Fiorentina passò al Bayern, mi raccontava che là per lui era più dura ma non per l’allenamento ma perché  “prima” della seduta era prevista un’ora e mezzo di incontri con i tifosi. Alla fine però si è abituato”.
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