Fiorentina e difesa a 3: il possibile modulo alternativo
Vincenzo Italiano ci sta abituando ad un cambio modulo a partita in corso in questa stagione che sta portando benefici alle prestazioni della squadra
Se la Fiorentina si trova ad un passo dal primo giro di boa a -1 dal quarto posto in campionato, sicuramente gran parte dei meriti vanno anche all'allenatore. Vincenzo Italiano già dalla scorsa stagione aveva mostrato di saper adattare i propri giocatori a moduli alternativi passando dal 4-3-3 al 4-2-3-1 che si sposa meglio con alcuni giocatori come Bonaventura, perfetto per il ruolo di trequartita.
La difesa a tre
Italiano questa stagione ha modificato spesso il proprio 4-2-3-1. Quando è necessario difendere, come nella trasferta di Monza, inserendo un difensore in più dalla panchina passa al 3-5-2, modulo ideale per attaccare e difendere allo stesso tempo. Nelle situazioni in cui è necessaria una rimonta usa anche il 4-2-4 come avvenuto contro il Genk in Conference League.
Il 3-5-2 che in realtà è più simile ad un 3-4-1-2 in assenza di Gonzalez è un modulo ideale, è privo di esterni perchè i terzini stessi fanno da esterni e tutti e quattro i terzini viola sono giocatori di spinta e dunque in grado di trovarsi spesso a ridosso dell'area avversaria anche più facilmente che a chiudere in difesa. Con questo modulo inoltre possono giocare insieme davanti Nzola e Beltràn con Bonaventura a supporto e nei tre di centrocampo Arthur vertice basso a smistare palloni. Ci sono due ragioni per cui difficilmente li vedremo mai schierati così già ad inizio partita. Il primo è che il tecnico è comunque fortemente legalo al 4-2-3-1, l'idea tattica nasce da li, il secondo motivo riguarda invece la rosa dove attualmente non ci sono abbastanza difensori centrali per applicare questo modulo frequentemente.
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