Rocco, hold on!
Rocco non è convinto da costi e tempi per la Mercafir. Tra le possibilità e nemmeno troppo vaga c'è anche quella di non costruire un nuovo stadio.
Una posizione nitida della Fiorentina sullo stadio. La società viola nutre profondi dubbi sui tempi di realizzazione, valuta i ventidue milioni (più le opere di urbanizzazione) per l'area un costo proibitivo, non è convinta di quanto tempo servirebbe per il trasferimento degli operatori della Mercafir i quali, del resto, negli anni non hanno avuto rassicurazioni su dove spostarsi, c'è l'incognita sul possibile inquinamento dei terreni (amianto?). Tutto il contrario di quanto era stato richiesto dalla proprietà. Tempi rapidi, costi ragionevoli, controllo. Erano state queste le condizioni di Rocco Commisso per il nuovo stadio. "Ogni volta che ho preso una decisione veloce, mi è andata bene. Meglio fare fast che quantificare tutti i possibili rischi" aveva sottolineato il presidente. Una filosofia di vita, non solo uno stile di fare impresa. Una certa insofferenza era più che prevedibile. Era già trapelata nei mesi scorsi la delusione di Commisso per i tempi che si allungavano, l'incertezza sui costi, le difficoltà sul restauro del Franchi e altre amene capziosità. La burocrazia che si pasce nei tecnicismi, le piccole nicchie di potere, le puntine di diritto, i comitati del niet, TAR e Consigli di Stato annessi mal si conciliano con la visione di chi è partito per Broccolino con una valigia piena di sogni e tanta voglia di riscatto. Adesso c'è anche sul piatto l'ipotesi di rinunciare alla costruzione di un nuovo stadio e nel frattempo, tra una sconfitta, un gioco che ancora latita, innesti che deludono, l'entusiasmo di Rocco è messo a dura prova. Perdere Rocco però sarebbe un danno incalcolabile per Firenze.Il reportage di FiorentinaUno sull'area Mercafir
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