La salvezza ora è più vicina che mai. Contro il Bologna gli stessi rammarichi del match contro la Juventus: entrambi si potevano vincere. Adesso si guarda avanti per cercare di chiudere la stagione il prima possibile: nel segno di Davide Astori.
Mancano 4 giornate alla fine di questo campionato. La Fiorentina può, deve chiudere il discorso salvezza il prima possibile: almeno provarci. Il Torino ha vinto contro il Parma ieri sera 1-0: non una buona notizia per i gigliati. Già a partire dal prossimo match di sabato 8 maggio alle ore 20:45 contro la Lazio (in spasmodica attesa di Benevento-Cagliari il giorno dopo) al Franchi i viola proveranno a strappare il minimo indispensabile. E lo faranno tentando di approfittare di un leggero momento di sbandamento vissuto in casa biancoceleste. Il deferimento di Claudio Lotito, la remuntada quasi incassata contro il Benevento ed il Genoa. Per non parlare, poi, della sconfitta della selezione Primavera degli aquilotti in finale di Coppa Italia proprio contro quella dei gigliati. Insomma, pare che i capitolini non viaggino in acque realmente tranquille. Iachini questo lo sa bene e cercherà di approfittarne sviluppando al meglio “le due fasi di gioco” tanto decantate: quella offensiva e quella difensiva. Su quest’ultima pare ci sia ancora parecchio da lavorare. Entro i limiti, possibilmente, visto il calendario quasi arrivato al giro di boa. Della migliore difesa post lockdown dello scorso anno non se ne ravvede traccia alcuna. Contro il Bologna domenica scorsa è arrivata una tripletta di un “ragazzotto” di 39 anni (Rodrigo "El Trenza" Palacio) che, per quanto apprezzabile sia stata la carriera sin qui trascorsa in Italia ed all’estero, non possiede una fama da vero e proprio finalizzatore. Tralasciando l’inspiegabile assenza di Lucas Martinez Quarta, sulla linea difensiva pare che Pezzella e Milenkovic siano sempre più con la testa altrove. Ed è un peccato questo, perché arrivati al finale di una stagione travagliata bisognerebbe quantomeno dare l’ultima accelerata per "salvare il salvabile". Ed i gol arrivati contro il Bologna (evitabilissimi) e la Juventus hanno tolto quattro punti che avrebbero costituito puro ossigeno in una stagione da dimenticare il prima possibile. Chiariamoci: nessuno vuole asserire che il suddetto tandem sia fautore dei principali problemi in linea arretrata. Ma di certo Nikola e German non si stanno mostrando per quello che davvero sono o, meglio, erano un tempo. C'è una stagione da finire: prima il "dovere". Poi il da farsi per l'immediato futuro è presto organizzato, è presto imbandito. Prima la Lazio, il Cagliari, il Napoli ed il Crotone: poi il "piacere" di discutere del futuro che verrà. A proposito di futuro, quello dei familiari di Davide Astori sarà un minimo più lieve del previsto. Con la sentenza arrivata in primo grado nella mattinata di ieri con la condanna ad un anno di reclusione per il prof. Giorgio Galanti è arrivata la conferma che il popolo fiorentino voleva non arrivasse mai: Davide si poteva salvare. In attesa degli ulteriori gradi di giustizia, i familiari di DA13 e la vedova Francesca Fioretti hanno ottenuta una primissima vittoria. Come quest'ultima ha asserito all'esterno del tribunale di Firenze: "Anche se sono molto dispiaciuta perché oggi lui poteva essere qui con noi, spero vivamente che questa sentenza possa servire in futuro a salvare anche una sola vita umana". Nel segno di Davide.
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