Una domanda da un milione di euro, oseremmo sostenere. Un quesito che in pochi si stanno ponendo ma che, invece, avrebbe tutta la rilevanza del caso. Perché se da un lato il prototipo di tifoso viola vorrebbe via l'attuale tecnico
Giuseppe Iachini (sui social l'hashtag #iachiniout sta spopolando da ieri pomeriggio) ed accetterebbe di buon grado qualunque alternativa, dall'altro lato una cospicua frangia di tifosi fiorentini si chiede se varrebbe davvero la pena, o meno, assumere in corsa un tecnico del calibro dell'
ex juventus. La differenza sostanziale tra l'attuale tecnico e quello che gli soffierebbe da sotto il naso il posto sta nel
modulo usato. Ed a dimostrare questa tesi ci sono le ultime uscite in campo dei soprascritti, nulla di campato per aria. Infatti, l'
allenatore ascolano predilige la
difesa "a tre", talvolta stravolgendo i ruoli dei propri giocatori; l'
allenatore toscano, invece, come marchio di fabbrica ha prediletto la
difesa "a quattro" con le tre punte davanti: una vera e propria macchina da gol protetta dalla classica "difesa a zona". Se
Iachini conosce a menadito ogni giocatore che ha a disposizione, avendoli richiesti lui stesso,
Sarri avrebbe a che fare con giocatori sconosciuti tatticamente parlando: raramente il tecnico di Figline Valdarno è entrato in un progetto
in corsa, non lo sentirebbe suo. Tuttavia, l'eccezione ne conferma la regola e se nelle ultime ore il nome del tecnico sta rimbalzando un po' ovunque ci sarà un motivo: con Sarri, Iachini o nessuno di tutt'e due, è già
febbre da panchina.