Foto di Giacomo Morini ©
Foto di Giacomo Morini ©

Vincenzo Italiano, come dice la maggioranza, avrebbe ideato il centrale-avanzato, cioè un difensore che si inserisce sulla linea dei centrocampisti durante la fase di impostazione dal basso.

Già Marton Bukovi, Karl Rappan, Gipo Viani e altri avevano ideato una situazione del genere. Non credo che sia un'invenzione, almeno, se fosse tale, dovrebbe essere usata per migliorare la fluidità della squadra: ad esempio, il 4-3-3 e il 4-2-4 sono “moduli” prettamente difensivi. E, comunque, avere 6 o 7 avanti non comporta la certezza di segnare 6/7 gol a partita. 

L'asimmetria crea il vuoto, il vuoto crea il contropiede. Qualunque “stile di gioco” considerava e considera questa struttura:

Il contropiede porta al rispetto dei tre princìpi della Legge della Verticalità:

-Ambientalità

-Convergenza

-Chinesiologia

“Saper fare possesso palla”, o “avere possesso palla” non implicano che la medesima squadra sappia concludere; altrettanto “saper ripartire”, “saper recuperare il pallone". Sono fasi, le fasi della manovra.

Adesso, andiamo a ciò che ci concerne.

Un'idea suscita dal Vianema:

La storia in generale mi piace molto. Serve a scoprire le strutture sociali e naturali, e il bino delle due stesse.

Mentre ripassavo il catenaccio, il Vianema, il 4-2-4, la Grande Ungheria, ecc. (vi tralascio l'intero elenco) mi è balenata un'idea. 

La terza linea (non i difensori, poiché anche il centravanti è difensore), oggi, rappresenta il limite basso dell'ambiente di pressione e volge allo stesso mantenimento di quest'ultimo. 

Dunque, Italiano, essendo soltanto tecnico, non poteva utilizzare il libero, ma poteva percorrere il percorso contrario a quello attuato, ad esempio, da Marton Bukovi.

Infatti, il centrale-avanzato, come ho già spiegato, aiuta la costruzione di uno schema laterale attraverso passaggi corti, ma non è mai parte integrante della costruzione stessa. Si pone più come periferia, o mero appoggio, molto lontano dalla “trama”.

Come si sviluppa la mia idea? Torniamo indietro, quando la Fiorentina imposta dal basso, prettamente, così:

Io ho il ricordo nitido di Amrabat, esempio, che, in controllo della sfera, si inseriva sulla terza linea; mentre Dodò si alzava (simile a quanto viene fatto ora) e Ikoné, o Gonzalez, o ecc. si abbassava:

Durante tutti questi movimenti, Bonaventura si allargava per garantire a Dodò di avanzare fin sulla trequarti, o sulla linea degli avanti:

Si arrivava ad ottenere questo:

Anche qui, comunque, col “problema” della stasi all'interno della fase di possesso palla. Poi non voglio tornare a ribadire il fatto che le distanze tra le funzionalità fossero siderali (come adesso, ma per altri motivi)

L'idea:

Questo lo schema che propongo:

Mentre, esempio, Gonzalez si inserisce verso il basso, Amrabat si prepara e scambia con l'argentino che, continuando la sua corsa oltre la terza linea, traccia una curva. 

Alla fine, si posiziona qui:

Ora, qua ho pensato: “E se Bonaventura facesse una diagonale interna?”. Dal quel quesito ho tirato fuori queste due possibili evoluzioni:

Conclusioni:

Ripeto, che tutto debba essere riprodotto a determinati ritmi per la sua riuscita. E' schematizzazione e non tattica.

Detto ciò, non mi sono potuto dilungare in ulteriori schemi (ne avrei avuti altri). Motivi editoriali.

Comunque, sempre con un breve accorgimento volto a sfruttare la “via più diretta per far gol”, poiché il fluidificante di destra sarebbe divenuto una vera e propria ala; quello di sinistra avrebbe “avuto campo” da attaccare. Così come la mezzala sinistra. 

Ci sarebbe, inoltre, stata anche la possibilità di servire il centravanti e poi giocare sulle seconde palle.

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