Fiorentina, la finale una delusione. L'attacco non esiste: occorre ripartire
Fiorentina, una finale di Conference League da dimenticare. Adesso bisogna ripartire
Sono passati due giorni dalla finale persa di Conference League ma l'amaro che si respira nell'area è ancora fortemente presente. Una sconfitta, per come maturata, che ha lasciato quasi un senso di rassegnazione all'interno della città di Firenze, un vuoto.
Già, un vuoto, un vuoto che abbiamo visto soprattutto all'interno dell'attacco della Fiorentina. Numeri alla mano la squadra di Italiano ha visibilmente faticato a rendersi pericolosa, sprecando le uniche occasioni da gol.
Nico Gonzalez, le sue statistiche contro l'Olympiacos
Soltanto tre i tiri in porta di Nico Gonzalez, di cui uno in porta che non ha impensierito l'estremo difensore dell'Olympiacos.
Kouamé, un'occasione gigantesca
Svaria su tutto il fronte offensivo, alcune scelte sbagliate negli ultimi metri di campo. Agile, veloce e utile in fase di pressing. Tanto movimento ma poca concretezza, palla a piede poteva sicuramente fare meglio. Nel secondo tempo ha una grossa opportunità per trafiggere Tzolakis ma la spreca.
Un attacco da riformare
I giocatori. E’ chiaro che il discorso punta sarà una delle priorità. Nzola, Beltran e anche Belotti, con la loro crisi in fase di finalizzazione hanno condizionato l’annata, delle stagioni del post-Vlahovic. Giocatori come Pinamonti o Raspadori o anche Retegui sono (sarebbero) profili essenziali per un investimento che possa riportare Firenze sulla via del gol.
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