E' intervenuto ai microfoni radiofonici di Radio Bruno l'ex allenatore Alberto Zaccheroni. Tra le varie tematiche toccate, il mister ha commentato quella che sarà la partita di questa domenica Fiorentina-Milan, ma non solo:
"Pioli? Non c'è ombra di dubbio che tutto questo sia grazie a lui. La compattezza del Milan è opera sua. Lo conosco benissimo, l'altro giorno ci siamo incontrati. Ma abbiamo passato tanti anni insieme. Io non alleno in Italia più dal 2010, ma ho avuto la fortuna di allenare per 3 Maldini e vi assicuro che è un fuoriclasse. E' uno che costruisce, sa farlo. E' un ragazzo che ha un'umiltà straordinaria, fa le cose con la massima dedizione ed attenzione. Paolo Maldini, per un allenatore, credo possa rappresentare il migliore dirigente possibile. Scudetto? Il Milan è stato costruito su una base di giovane. Poi si sono rafforzati in corsa con Mandzukic. Poi c'è Ibra. Ora sono terzi, è chiaro che hanno le speranze di vincerlo. E con l'acquisto di Ibra hanno cercato di dare maggiore spessore tecnico ed esperienza alla squadra, visto che i giovani sono tanti. Non ho alcun dubbio nel sottolineare che fino ad ora, insieme all'Atalanta, è la squadra che ha giocato meglio. L'Inter è prima, vero, ma l'hanno messa di più sul piano di vista fisico. Italiane fuori dall'Europa? L'eliminazione delle squadre italiane non è da prendere in considerazione. Certe partite devi avere la fortuna di affrontarle in momenti migliori e non particolari come queste. Se l'Inter non fosse stata eliminata, forse ad oggi non sarebbe lì in alto, per esempio. La convinzione di poter vincere lo scudetto non ce l'aveva, ma adesso hanno consolidato il tutto. Prandelli bis? La piazza più difficile da allenare è Firenze, come Bologna. Perché c'è una pressione tale durante la settimana... Si parla tanto della Fiorentina. A Milano, per esempio, durante la settimana poche volte si parla di Inter e Milan. La mia sensazione è che a Firenze e Bologna sia molto difficile lavorare. E i giocatori, allenatori ne risentono di questa pressione. Io vicino alla Fiorentina? Un anno ci so stato vicino, non vi dico quale - ride - scherzi a parte, quando ci fu il ritorno dalla B alla A. Vlahovic? Sta migliorando. Le qualità non gli mancano, specie quelle fisiche. Deve fare esperienza e cercare di trovare il modo di farsi trovare al posto giusto al momento giusto. Deve sapersi liberare di più. Il grande attaccante ha anche il senso della posizione, di sapersi smarcare in area di rigore. Paolo Rossi, per esempio, lo faceva bene. Non guardava tanto la palla, ma dove poterla ottenere ed era sempre solo".
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