ESCLUSIVA F1, "Non ci credo, mi hanno chiamato da Firenze! " Samuele Spalluto raccontato dall'amico di una vita: "Era il Matador del Salento, oggi sogna la A"
Continua imperiosa la crescita di Vlahovic in Prima squadra, confermando ancora una volta l'ottima abitudine della Fiorentina di sfornare giovani dal sicuro avvenire. Mentre Dusan continua a segnare nella banda Iachini, la Primavera pensa a produrre altri ragazzi pronti ad infiammare la piazza. In attacco, a ricoprire l'ombra di Vlahovic ci sta pensando Samuele Spalluto. Sabato è bastata la sua rete per piegare il Torino, ma Samuele piace per la sua voglia di non mollare mai ed oltre alle reti c'è di più. Per conoscere meglio Spalluto abbiamo intervistato in esclusiva l'amico Simone:
SUL LORO RAPPORTO...
"Io ho visto crescere Samuele, sono amico anche di suo fratello maggiore praticamente dalla nascita. Abbiamo un rapporto fantastico".
SULLA CHIAMATA DELLA FIORENTINA...
"Ho iniziato a seguire le sue partite da quando giocava nella soccer Corvino academy fino ad arrivare nel settore giovanile del Lecce. Il giorno che ha saputo della chiamata della Fiorentina era entusiasta ma nello stesso tempo incredulo per quello che poteva essere il grande salto. Mi ripeteva: "Non ci credo mi hanno chiamato da Firenze! ".
SPALLUTO FUORI DAL CAMPO...
"Fuori dal campo è un esempio per tutti, spesso fa il rompiscatole ma è un ragazzo fantastico, sempre sorridente e pronto a scherzare. Gli piace stare sempre con gli amici d'infanzia e con cui ha iniziato a tirare i primi calci al pallone nella piazza vicino casa. Io e Samuele tra l'altro abitiamo vicino".
SUI SUOI CONSIGLI A SAMUELE...
"Io gli ho sempre consigliato di mantenere la calma e di non montarsi la testa perché la strada sarebbe stata in salita e niente era sicuro, anche se sapevo di che pasta fosse fatto. Riguardo i suggerimenti calcistici forse sono l'amico che ne ha dati di più visto che anche io gioco a calcio. Ah non sono forte come lui ma di più (ride ndr). Sono bene a conoscenza delle emozioni sia positive che negative che il rettangolo di gioco può trasmettere".
QUANDO LE COSE NON ANDAVANO BENE...
"Quando le cose non andavano bene la domenica (panchina o tribuna) era impossibile parlargli, in particolare si arrabbiava con se stesso perché pensava di non aver dato il massimo. Il giorno dopo gli consigliavo di non mollare perché prima o poi la sua voglia e determinazione sarebbero venute fuori. Infatti ora che gli è stata data la possibilità di giocare con continuità sta dimostrando tutto il suo valore".
L'ANNEDDOTO CHAMPIONS...
"Fin da quando giocava nella Corvino Academy gli ripeto sempre che in futuro dovrà vincere la Champions e che quel giorno io sarò allo stadio a fare il tifo per lui. E perché no con la Fiorentina?"
I SOPRANNOMI...
"Lo chiamavano "il matador del Salento" quando giocava a Lecce, ora invece lo chiamano "il pipa". Ma penso che lui sia Samuele Spalluto e basta! "
GLI OBIETTIVI...
"Il suo obiettivo è quello di continuare ad essere protagonista con la maglia Viola, magari il prossimo passò sarà quello del debutto in Serie A".
Articolo di Vincenzo Pennisi
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