Quelli di ieri per la Cremonese (prossima avversaria della Fiorentina in Coppa Italia) è la sconfitta numero 17. Probabilmente la squadra allenata da Ballardini il prossimo anno giocherà nella Serie B, le possibilità sono alte. 

Ma la squadra di Cremona però vendere anche l'anima pur di realizzare un sogno quasi impensabile, una finale di Coppa Italia e perché no anche vincerla. L'ultima squadra del nostro campionato però ha nelle corde il dispetto. Un dispetto diventato vizio, cioè: far cadere le grandi che viaggiano sulle ali dell'entusiasmo.

È successo contro il Napoli, quando la squadra di Spalletti, dimostrava a tutta Europa il potere della sua squadra facendo faville contro il Liverpool e Ajax e lanciandosi con foga nella corsa scudetto; eppure l'ultima della classe decide di capovolgere ogni pronostico e il Napoli è out.

Accade anche con la squadra di Mourinho, che dopo un avvio un po incerto, la Roma inizia la rincorsa verso i primi quattro posti che garantirebbero l'accesso all prossima Champions League, e quando sembra che la ferrovia intrapresa sia quella giusta, ecco che arriva una stazione indesiderata con città Cremona. Contro il giallorossi, la Cremonese si esalta, e lo fa due volte: in campionato e in Coppa Italia appunto.

La Fiorentina ora sta correndo forte, ma occhio a dare per scontata la tappa Cremonese, la squadra che ammazza l'entusiasmo.

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