Mercato in uscita: il retroscena su Fabiano Parisi
Il difensore della Fiorentina era a un passo dall'addio alla Viola
![Parisi, credti foto profilo Facebook ACF Fiorentina](https://slyvi-tstorage.fra1.cdn.digitaloceanspaces.com/l248926585032_tml2695815476993_469088097493_1735922951986071.png)
Il difensore viola Fabiano Parisi era estremamente vicino alla cessione.
Il retroscena
La Fiorentina ha chiuso il calciomercato invernale con tanti colpi molto interessanti e soprattutto tantissimi italiani arrivati al Viola Park. Ma oltre agli ingressi, ci sarebbe dovuta essere la cessione del difensore. Solo poche settimane fa, il procuratore di Fabiano Parisi, in alcune sue dichiarazioni, aveva lasciato intendere che il giocatore avrebbe, probabilmente, lasciato il capoluogo toscano. Alla finestra c'erano infatti due club. Stando a quanto riporta TMW, nelle ultime ore di mercato. la Viola avrebbe valutato la possibilità di cedere il giocatore al Como oppure al Benfica. Entrambi i club infatti avevano presentato delle proposte concrete per “accaparrarsi” il difensore campano. La Fiorentina ha però ritenuto entrambe le offerte insufficienti, decidendo dunque di mantenere ancora il giocatore in squadra.
![prade](https://slyvi-tstorage.fra1.digitaloceanspaces.com/l248926585032_tml2695815476993_217832510677_1734092607945489.jpg)
Fiorentina, Pradè ci aveva provato per l'ucraino Sudakov
Ancora Tuttomercatoweb rivela che Daniele Pradè ha provato a chiudere per un grande talento del calcio ucraino, già cercato anche dalla Juventus:
Da lì la svolta italiana: Ndour, Zaniolo e Fagioli dopo Folorunsho. Una svolta arrivata però non prima di aver sondato seriamente il terreno per tentare un altro colpaccio, per provare a mettere le mani su Georgiy Sudakov, talento classe 2002 dello Shakhtar Donetsk e della nazionale ucraina. Come per Luiz Henrique e per Tzimas, la Fiorentina era disposta a fare un investimento superiore ai 20 milioni di euro pur di portarlo a Firenze. Non sarebbe bastati: lo Shakhtar ne chiedeva almeno 30. E allora ecco la decisione di cambiare strategia, costruendo una Fiorentina che oggi più che mai sarà oggetto delle attenzioni del commissario tecnico Luciano Spalletti.