Le sfide tra Milan e Fiorentina non sono mai banali e, nonostante i 12 punti che separano attualmente in classifica le due squadre, neanche la gara di oggi da la sensazione di essere dall’esito scontato. In vista di questa partita così importante per entrambe le squadre, con il Milan che cerca l’allungo in vetta e i viola che cercano la strada della continuità dopo la vittoria in Coppa Italia contro l’Udinese, abbiamo intervistato per Fiorentinauno Tiziano Crudeli, noto tifoso rossonero, al quale abbiamo chiesto quale visione si ha all’esterno della situazione della Fiorentina e come arriva il suo Milan alla sfida contro gli uomini di Prandelli. Ecco le sue parole: Oggi alle ore 15.00 si affronteranno a San Siro Milan e Fiorentina, da tifoso rossonero cosa teme di più dei viola? “Sicuramente le individualità. La Fiorentina ha dei valori secondo me inespressi, ad esempio Vlahovic è un giocatore che può risolvere le partite con una giocata. In più i viola hanno la necessità di fare punti e di uscire da una situazione di classifica non ottimale”. A proposito di Vlahovic cosa pensa delle recenti prestazioni negative del serbo e delle critiche che ha ricevuto? “Ci sono giocatori che hanno bisogno di un certo tipo di ambiente e di un certo tipo di gioco per potersi esprimere al meglio delle proprie capacità. Se queste condizioni non ci sono il calciatore in questione perde anche le motivazioni e di conseguenza il suo rendimento diventa deludente. Può essere questo il caso anche di vlahovic che era, ed è, considerato da molti un’eccellente talento. Evidentemente non è stato però supportato in maniera funzionale e di conseguenza il suo rendimento non è stato all’altezza della situazione”. Reputa che la dirigenza gigliata puntando su Prandelli come sostituto di Iachini abbia fatto la scelta giusta?  “Io credo che proprio per la situazione attuale della Fiorentina Prandelli sia l’uomo giusto al momento giusto. È un tecnico di grande esperienza. All’esordio ha iniziato con una sconfitta ma avendo lavorato poco sulla squadra non poteva fare miracoli. Con il passare del tempo dimostrerà come ha fatto già in passato di essere un allenatore all’altezza del proprio incarico”. Quali sono secondo lei i traguardi a cui può ambire questa Fiorentina? Ritiene che davvero si debba puntare per prima cosa alla quota salvezza come detto oggi in conferenza stampa da Prandelli o magari si può ancora pensare all’Europa? “Per la corsa ad un posto in Europa la vedo difficile, perché ci sono tante squadre che mirano a quel traguardo e stanno migliorando come rendimento. Di conseguenza diventa un’impresa direi quasi impossibile. Poi ovvio nel calcio tutto può succedere”. In vista del match di oggi e passando alla sponda rossonera, Pioli dovrà fare a meno di Ibrahimovic. Come cambia il Milan senza lo svedese? “Ibrahimovic in stagione è già mancato 9 volte tra Europa League e Campionato e il Milan senza di lui ha ottenuto 5 vittorie e 4 pareggi. Questo significa che l’organizzazione di gioco ha compensato l’assenza di un giocatore importante. Lo svedese è il capocannoniere con 10 gol ed è sicuramente stato determinante per il Milan. La squadra è però riuscita a sopperire alla sua assenza con un’organizzazione che ha sfruttato bene le caratteristiche dei giocatori che hanno preso il suo posto. I rossoneri sono una bella squadra al di là di Ibrahimovic, la cui assenza sicuramente è importante”. Nell’organico viola ci sono due ex rossoneri che stanno avendo un impatto diverso sul mondo Fiorentina. Sto parlando di Cutrone, che sta faticando ad imporsi in maglia gigliata, e Bonaventura che invece sembra essere già diventato un titolare della squadra di Prandelli. A cosa pensa siano dovuti i problemi del primo e invece cosa ritiene possa dare il secondo alla causa dei viola? “Bonaventura secondo me è un ottimo centrocampista. Al Milan ha fatto buonissime cose, poi i diversi infortuni che ha avuto gli hanno impedito di rendere al 100%. È un professionista molto serio che sa fare ben sia la fase di interdizione che quella di proposizione offensiva. Ripeto è un’eccellente giocatore. Per quanto riguarda invece Cutrone, ammetto che a me il suo addio ha lasciato un po’ di dispiacere visto che anche allo stato attuale delle cose sarebbe potuto risultare molto utile come sostituto dello stesso Ibrahimovic. Probabilmente anche lui non ha trovato in viola un gioco consono che potesse esaltarne le caratteristiche. Per me resta comunque un buon giocatore”.
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